San José, capitale della Costa Rica, è situata nella regione della Valle Centrale, con la Cordigliera di Talamanca a sud e i vulcani a nord.
Sorge a più di 1.000 metri di altezza, in un verde altopiano attraversato da fiumi e protetto da bellissime colline e si è sviluppata in grandezza intorno a un nucleo storico molto affascinante.
La città si contraddistingue per gli edifici in stile coloniale spagnolo, come il neoclassico Teatro Nacional de Costa Rica, affacciato sulla centrale Plaza de la Cultura, popolare luogo di ritrovo. Sotto alla piazza, il Museo dell’Oro Precolombiano espone centinaia di manufatti dorati di quell’epoca da turistica dedicata al Costa Rica.
Cosa vedere a San José
La capitale del Costa Rica è un centro vivace e moderno che però non ha mai tagliato il cordone con il proprio passato. Non è una delle mete turistiche più ambite del Costa Rica ma vale la pena scoprirla per ammirare luoghi incantati come il Barrio Amòn con le sue ville in stile coloniale, i mercati del sabato, i parchi e i localini gastronomici di Escalante.
Da visitare anche i bellissimi teatri, i musei di San José, lo zoo e le chiese. La maggior parte degli edifici religiosi della capitale si trova in un comune della sua cintura metropolitana, Cartago, il che rende San José un polo di attrazione anche per i pellegrinaggi. Non mancano i tour organizzati dai tanti operatori turistici che da San José portano i turisti a fare gite nei comuni vicini, in canoa sui fiumi, escursioni sulla piana o sui vicini vulcani.
Centro storico
Il centro storico di San José ricorda il suo passato di avamposto coloniale, che oggi si esprime meravigliosamente nelle architetture tipiche di Barrio Amòn. Le case, le chiese e i teatri di questo cuore antico della capitale sono in stile Déco, Vittoriano o prettamente in stile coloniale spagnolo e sono rimasti quasi del tutto intatti dai primi tempi dell’arrivo degli europei, con la bellezza di un tempo oggi recuperata grazie ai restauri.
In Barrio Amòn si trovano molti hotel, ristoranti, pub e alcuni edifici unici come i cafetalèros, case eleganti dei signori del caffè; tra le costruzioni più interessanti del centro: Castello del Moro, Hotel Taormina (il più grande palazzo del quartiere), Casa 927. Fa parte del centro storico anche l’area dello zoo di San José: qui vivono alcuni degli animali più belli del mondo, diverse specie di mammiferi, rettili, uccelli, ma per i viali del giardino si possono pure ammirare piante rare che fanno parte dell’Orto Botanico Bolivar, ospitato nello stesso parco zoologico.
Mercato Artigianale
Il Mercado Municipal de Artisanias è un luogo molto turistico, tipico della tradizione del Costa Rica. Si presenta quasi come un suq arabo, un mercato dagli spazi stretti, dai tendoni e negozietti colorati e vivaci, pieno di gente e di visitatori stranieri.
La merce in vendita è quasi tutta frutto del lavoro artigianale di artisti locali, tra falegnami, sarti, orafi ma anche pittori e scultori, lavoratori del cuoio e decoratori di ceramiche. Gli oggetti tipici del Costa Rica sono le sedie a dondolo e le tazze da caffè, richiestissime dai turisti e a volte realizzate proprio sul posto. Il mercato dell’artigianato si trova nel cuore della città, a ridosso di Piazza della Democrazia.
Mercato Centrale
Il mercato più grande di San José e dell’intero Costa Rica occupa un intero blocco di isolati lungo la Avenida Central e a poca distanza dal Parque Central. Si tratta di una città dentro la città, uno spazio commerciale immenso ma incastonato al tempo stesso nel tessuto urbano, nel quale si vende proprio di tutto: artigianato, souvenir, abiti, pelletteria e ovviamente degustazioni alimentari.
Il Mercato Centrale comprende una sorta di “appendice” (Mercado Borbòn) dedicato soltanto alla vendita di merci alimentari che completa il percorso in modo naturale e diretto. In totale questo mercato comprende 200 negozi e diversi ristoranti, alcuni anche molto economici e alla mano (los sodas), che consentono a chi lo visita di trascorrere una buona mezza giornata tra acquisti, relax e momenti spensierati.
Museo d’arte costaricana
Quello che un tempo era il terminal del primo aeroporto internazionale del Costa Rica “El Coco”, una volta dismesso quell’uso originario, oggi è diventato un museo. O meglio, il museo per eccellenza, quello che raccoglie le migliori collezioni di arti figurative del Paese, il Museo d’Arte Costaricana.
La bellezza di questo museo inizia fin dall’esterno, dalla struttura in stile coloniale di questo ex terminale che introduce in quello che un tempo era il salone dei congressi dell’aeroporto, Salòn Dorado, una opera d’arte a sé stante realizzata da Luis Feròn Parizot: un bellissimo affresco murale, bassorilievi e stucchi raccontano la storia del Costa Rica in pochi metri.
Si prosegue poi per le varie sale che contengono le tre sezioni in cui è suddiviso il museo: Arte Nazionale, Arte Internazionale e Collezione Sanchez; la prima sezione raccoglie le migliori opere costaricane dalla prima metà del XIX secolo ai giorni presenti, la seconda sezione completa la prima con l’apporto di artisti internazionali, infine l’ultima sezione è composta da 4000 opere donate da Juan Manuel Sanchez Barrantes.
Museo dei Bambini
Un museo moderno e divertente racchiuso in una struttura colorata dalla forma di castello medievale: il Museo de los Niños di San José è molto più che un museo dedicato ai bambini, è un vero e proprio esperimento didattico di successo.
Situato su 3.800 metri quadri, si suddivide in sezioni tematiche e interattive: L’Universo e la Terra, L’Essere Umano, Comunicazione, Giocare in Città, Scienze Naturali, Giocare con i Numeri, Centro Arti. I bambini non si limitano a guardare e imparare ma possono sperimentare, inventare, giocare seguendo percorsi educativi, interessanti anche per gli adulti.
Museo dell’Oro Precolombiano
Interessante museo situato nei locali sotterranei del Banco Central, sotto il piano stradale di Piazza della Cultura. Le magnifiche collezioni qui custodite, nell’ordine di migliaia di pezzi, sono oggetti d’oro ma anche pietre, minerali, ceramiche e vetri lavorati dagli artisti delle tribù indigene vissute qui prima dell’arrivo di Colombo.
Per la precisione: quasi 4.000 oggetti di cui 1.922 ceramiche, 1.500 oggetti d’oro, risalenti a un lungo periodo dal 300 avanti Cristo al 1550, e poi monili di giada, perla, vetro, osso. Nel museo si possono ammirare anche la replica di una tomba precolombiana e una collezione di monete antiche.
Museo Jade
Il museo della giada si trova in un modernissimo e austero “cubo” di cemento che in apparenza non fa capire il valore antico delle collezioni al suo interno. Si tratta infatti di migliaia di oggetti di giada, pietra molto amata e ben lavorata dalle tribù precolombiane, di cui qui si conservano numerosi e interessanti esempi.
Dei 7.000 pezzi che costituiscono le collezioni del Jade, la maggior parte risale al periodo 500 / 300 avanti Cristo ed è costituita da oggetti quotidiani, monili per la notte, diversi tipi di lavorazioni di giada di diverse regioni, soprammobili o utensili a forma di animale. Si può anche imparare molto sulla lavorazione della giada tramite le sale interattive.
Museo Nazionale del Costa Rica
Situato dentro una fortezza merlata del 1917, il Museo Nazionale è il patrimonio per eccellenza della cultura e dell’arte del Costa Rica ed è anche il museo più vecchio del Paese. Le stesse mura della fortezza, con i proiettili incastonati, sono testimoni storiche, per la precisione raccontano della guerra civile combattuta a San José nel 1948.
Il museo fu fondato nel 1950 e si snoda lungo un percorso che comprende il cortile (con manufatti precolombiani, cannoni e armi del tempo delle colonie) e diverse sale a tema: la sala della geologia, della archeologia, storia delle colonie, storia religiosa e storia moderna del Costa Rica. Tra i pezzi più pregiati del museo, si ricordano gli ori e le ceramiche precolombiani situati nella torre, mobili del XVIII secolo, le sfere di pietra di Diquis.
Parco La Sabana
Nel luogo dove oggi sorge il parco più grande di San José, nel XVII secolo c’era la grande proprietà di una importante parrocchia, donata al sindaco della città alla morte del parroco. Adibita ad attività di caccia e sport per due secoli, la proprietà venne requisita nel 1930 per costruirvi il primo aeroporto del Costa Rica, uno scalo internazionale che sarebbe rimasto in uso fino al 1977. Una volta dismesso, l’area fu convertita in un parco urbano e oggi è uno dei più belli del Paese.
Prati verdi, laghi, boschetti, alcuni edifici coloniali tra cui il Museo d’arte circondano la zona dello stadio che si trova al centro del parco. Il panorama delle montagne che fanno da sfondo a quasi tutte le passeggiate nel parco La Sabana spinge a dimenticare che ci si trova al centro di una capitale dinamica come San José e aiuta a rilassarsi.
Parco Nazionale Braulio Carrillo
Fa parte del territorio metropolitano di San José anche il Parco Nazionale Braulio Carrillo, il più grande del Costa Rica con i suoi 50.000 ettari di verde. Superati i 2.000 metri sul livello del mare, il Parco comprende le montagne, i boschi, diversi canyon e un vulcano (Monte Barva) ma anche alcuni centri di ricerca scientifica sulla natura.
Le parti aperte ai turisti sono la Quebrada Gonzales e il vulcano Barva, mentre l’area denominata Ceibo è un luogo di studio e di ricerca molto importante. Il parco è l’ambiente in cui vivono animali come il tapiro, l’avvoltoio, il giaguaro, i coyote, diversi uccelli migratori e bellissimi puma. Da non perdere la funivia che sorvola tutta la fitta foresta sottostante.
Teatro Nazionale del Costa Rica
Elegante edificio neoclassico, costruito tra il 1890 e il 1897, il Teatro Nazionale del Costa Rica fu inaugurato con una messa in scena del Faust.
Dal 1965 è dichiarato Monumento Nazionale e ancora oggi conserva quegli ambienti unici che lo rendono tanto speciale: il vestibolo affrescato, la caffetteria, la grande sala di scena e ovviamente decine di bellissimi decori e arredi d’epoca.
Attività da fare a San José
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Storia di San José
San José fu fondata nel 1736 per volere del signore coloniale Cabildo De Leon e fu il primo centro urbano del Costa Rica ad avere una pianta ben delineata, che si irradiava intorno a una chiesetta dedicata a San Giuseppe, da cui il nome spagnolo.
La popolazione crebbe vertiginosamente già nel corso dello stesso XVIII secolo, grazie ai proventi delle coltivazioni di caffè, ma soltanto nel 1812 venne dichiarata ufficialmente “città” e affidata a un consiglio comunale. Tra alti e bassi, San José fu dichiarata capitale nel 1823.
Il XX secolo inizia con gli scontri e la guerra civile che lascia anche San José danneggiata ma pronta a recuperare il terreno perduto fin da subito, dal 1950.
Messi da parte caffè e tabacco, la città suddivisa in quattordici quartieri si orienta al commercio e al turismo e oggi è divenuta un centro moderno e ricco di cultura e di eventi che attirano ogni giorno visitatori da ogni parte del mondo.