Cracovia, città nel sud della Polonia vicino al confine con la Repubblica Ceca, è nota per il suo centro medievale ben conservato e per il quartiere ebraico.
Cosa vedere a Cracovia
La città vecchia, circondata dal parco di Planty e dai resti della cinta muraria medievale, ha come centro la maestosa Rynek Glówny (la piazza del mercato). Qui sorgono il Mercato dei Tessuti, un grande centro di commercio costruito durante il Rinascimento, e la basilica di Santa Maria, una chiesa gotica del XIV secolo.
Auschwitz
Il nome tedesco della cittadina polacca di Oświęcim, a 60 chilometri da Cracovia, è divenuto nel tempo simbolo di un orrore senza fine: quello dello sterminio nazista. In questa località, infatti, durante la seconda guerra mondiale fu costruito un intero complesso di internamento (che comprendeva anche Birkenau e Monowitz) dove vennero rinchiuse milioni di persone, un milione di queste torturate e uccise; erano ebrei, prigionieri politici, criminali comuni ma anche omosessuali e rom.
I campi di concentramento di Auschwitz sono oggi meta turistica a scopo educativo e divulgativo: dei tre campi originari, i quali comprendevano al loro interno altri 45 campi più piccoli, i primi due (Auschwitz e Birkenau) costituiscono il Museo Memoriale voluto dal parlamento polacco già nel 1947 e dichiarato Patrimonio UNESCO nel 1979. Le visite guidate comprendono gli ambienti, le baracche, le celle, ma anche i forni crematori e soprattutto le migliaia di testimonianze (vestiti, scarpe, capelli, lettere, giocattoli) dei prigionieri di ogni sesso ed età.
Basilica dei Francescani
Dedicata a San Francesco d’Assisi e costruita per volere del locale principe Boleslao V, la basilica dei Francescani è una splendida architettura gotica del XIII secolo. Le linee slanciate dell’esterno vengono riprese anche all’interno con le arcate e le forme a sesto acuto delle otto finestre, abbellite da vetrate artistiche di incredibile fascino.
Le vetrate, così come altre opere decorative, sono dell’artista Stanisław Wyspiański; gli affreschi e parte dei quadri sono frutto di un insieme di stili che va dal gotico al barocco al neogotico. Colpiscono sicuramente l’altezza del soffitto della navata principale e i colori intensi che vengono usati: dal blu cielo del tetto, punteggiato di stelle dorate al color ocra delle pareti, fino ai colori vivi dei molti quadri che completano gli arredi.
Basilica di Santa Maria
Edificata anche essa nel XIII secolo, subì una devastante distruzione durante l’invasione dei Tartari. Fu ricostruita nel corso del secolo successivo in puro stile gotico e leggermente obliqua rispetto alla piazza che la ospita; la facciata, in mattoni rossi con le due altissime torri campanarie (69 e 81 metri), è sicuramente imponente e bellissima.
Gli interni non sono da meno, arricchiti dalla leggerezza e dalla luminosità tipica del gotico, si sublimano sull’abside dove domina l’incredibile opera d’arte di Veit Stoss: un gigantesco altare (13 metri di altezza per 11 di larghezza) con un altrettanto grande polittico in legno sul quale è rappresentata con decori e dorature la Dormizione della Vergine.
Castello del Wawel
Imponente costruzione che domina la città di Cracovia da una collina alta 300 metri, il castello che si vede oggi ha uno stile barocco appena inquinato da elementi liberty a causa di restauri successivi, ma risale a molto tempo prima.
Fu costruito nel 1320 sulle fondamenta di una fortezza ancora precedente (VIII secolo) dal re Ladislao I, nell’epoca in cui Cracovia era la capitale della Polonia e la collina era un ottimo punto di dominio civile e militare, ma anche religioso; accanto al castello sorge infatti la Cattedrale di Wawel – San Stanislao. Dopo il trasferimento della capitale a Varsavia, nel XVII secolo, il castello perse importanza ma rimase sempre ben curato grazie alla vicinanza della storica cattedrale; la decadenza iniziò nel XVIII secolo, dopo l’invasione austriaca.
Negli anni che seguirono la seconda guerra mondiale, in pieno fermento di ricostruzione, anche il Castello di Wawel fu recuperato e trasformato in una attrazione turistica: oggi si possono visitare il meraviglioso cortile loggiato, i saloni (Sala d’Onore, Sala dei Deputati, Sala del Senato) e le collezioni d’arte che li abbelliscono.
Cattedrale di San Stanislao
Nata ben prima del castello stesso, la chiesa dedicata al culto del santo nazionale (San Stanislao) e a San Venceslao fu fondata sulla collina di Wawel nel periodo del primo vescovado di Cracovia nell’anno Mille. Le poche testimonianze antiche però risalgono ai secoli successivi, precisamente all’ XI e XII (Cripta di San Leonardo, fondamenta della Torre), custodite all’interno della “chiesa nuova” edificata nel XIV secolo.
La chiesa attuale mostra una facciata in stile misto, dominata da due torri campanarie; all’interno invece domina il gotico all’ingresso, mentre man mano che ci si sposta verso l’altare si ammirano decorazioni barocche del Seicento tra cui anche il Sepolcro di San Stanislao e alcuni degli altari delle 19 cappelle laterali; la cappella di San Stanislao è invece cinquecentesca e ospita anche le tombe di alcuni re di Polonia.
Altrettanto interessanti e artisticamente spettacolari sono le cripte che si aprono nelle fondamenta della cattedrale, alcune risalenti al 1100. Se si sale sulla Torre di Sigismondo si potrà ammirare la campana più grande di Polonia, la “Zygmunta”, dal peso di 11 tonnellate e un diametro di 2,5 metri.
Collegium Maius
Il Collegium Maius fu la seconda sede dell’antichissima Università della Polonia. Quando l’ateneo si trasferì qui, a fine XIV secolo per volere di re Ladislao II Jegellone, era già funzionante da 36 anni.
Oggi questo “collegio” fa parte ancora della Università Jagellonica ed è stato riportato al suo aspetto originario, cancellando le modifiche effettuate tra il XV e il XVI secolo, per ricordare a tutti le sue radici anche artistiche, ben visibili nel loggiato a sesto acuto che si apre sul cortile. In questo palazzo nel 1490 studiò Nicolò Copernico.
Miniera di sale di Wieliczka
Una meraviglia naturale forgiata poi dall’opera dell’uomo, la miniera di Wieliczka si usava per estrarre il sale dalle rocce e per ammirarla bisogna scendere ben 135 metri sotto la superficie.
In due ore di visita guidata (individuale o di gruppo) si scende nel ventre della terra lungo una scalinata che consente di ammirare man mano tutti gli ambienti, tra cui cave estrattive, stanze, veri e propri saloni scolpiti nel sale, una chiesa (cappella Santa Kinga) e laghi; per risalire si usa invece un pratico ascensore.
I turisti possono ammirare inoltre gli attrezzi, gli oggetti dei minatori, le loro foto e le loro storie ma anche bellissime statue di sale e altre sculture realizzate da quando, nel 1996, la miniera ha smesso di funzionare. Per la gente di Cracovia questa è “la cattedrale sotterranea”.
Museo Czartoryski
Museo fondato nel 1796 allo scopo di esporre le memorie delle battaglie polacche e sopratutto della vittoria contro i Turchi nel 1683, con il tempo si è arricchito di opere d’arte da ogni parte del mondo.
Oggi i percorsi del museo comprendono: arte antica (egizi, greci e romani), armi storiche, pittura polacca e internazionale: è qui che si può ammirare “La Dama con l’Ermellino” di Leonardo da Vinci e il “Ritratto di Giovane Uomo” di Raffaello oltre a diverse opere dei pittori fiamminghi.
Nowa Huta
Il nome significa “nuove acciaierie” e di fatto si tratta di una periferia operaia sorta intorno agli impianti industriali del 1949; i residenti erano tutti impiegati nelle locali acciaierie, e anche se oggi viene considerato una meta turistica resta una zona popolare molto caratteristica.
I visitatori vengono per ammirare la tipica architettura comunista, le vecchie auto in mostra (alcune ancora circolanti), la particolare piazza e soprattutto la chiesa Vergine Maria di Polonia dall’architettura – interna ed esterna – futuristica e originale.
Palazzo dei Tessuti
L’antico e monumentale Palazzo dei Tessuti che nel Quattrocento ospitava appunto il mercato dei tessitori, oggi è un centro polivalente nel cuore di Cracovia. Domina un’ampia piazza (Piazza Glowny) e si presenta in un elegante stile rinascimentale, risalente al 1555, abbellito in seguito con le arcate e le scalinate aggiunte nel XIX secolo.
Attualmente ospita le botteghe degli artisti e i negozi di souvenir al piano terra, mentre il primo piano è occupato dalla Galleria d’Arte Polacca, con le migliori opere d’arte ottocentesche della nazione.
Planty
Una passeggiata al Planty? Non si rifiuta mai! Il Planty è un gigantesco parco urbano che circonda totalmente il centro storico di Cracovia, in sostituzione delle antiche mura medievali. Si tratta di trenta parchi unificati da sentieri comuni che li rendono di fatto una unica cintura verde da 21.000 metri quadri.
Boschetti, prati, laghetti e fontane fanno da cornice a palazzi e monumenti del centro, in un continuo che rende il percorso turistico tra i più belli d’Europa. Al culmine del circuito del parco si alza la collina di Wawel, con il castello e la cattedrale.
Sinagoga Remuh
In apparenza la Sinagoga Remuh non sembra un monumento: piccola, semplice, priva di ornamenti rispetto alle sei altre sinagoghe monumentali della città non desta interesse.
Eppure all’interno si possono ammirare: il salvadanaio in pietra, l’altare Aron-ha-kodesh di epoca rinascimentale e ancora, nei dintorni, il famoso Cimitero Ebraico che sorge dietro l’edificio. In questa sinagoga, durante alcuni scavi, furono trovate lapidi risalenti al XVI secolo.
Stare Miasto
Stare Miasto è il centro più antico di Cracovia, il suo cuore storico, situato dentro la cintura verde del parco Planty.
Qui si possono ammirare quasi tutti i più bei monumenti antichi della città e si può fare shopping nei negozi più famosi, o in quelli pensati per i turisti; il quartiere è diviso dalle due strade storiche Florianska e Grodzka che raggiungono entrambe la centralissima piazza Glowny. Seguendo tutto il percorso della Via Grodzka, invece, si raggiunge la base della collina di Wawel.
Torre del Municipio
Anche Cracovia ha la sua “torre pendente”: la Torre del Municipio, duecentesco edificio che testimonia l’esistenza del vecchio palazzo municipale risalente appunto al XIII secolo (poi demolito nell’Ottocento).
La torre fu quindi completata e abbellita nel corso del XVII secolo, assumendo la forma e gli ornamenti che si vedono oggi; nel 1703, a causa di una forte tempesta che destabilizzò il terreno, si inclinò di 55 centimetri!
Le sue cripte che un tempo ospitavano le camere di tortura, oggi sono parte del Museo Storico mentre in cima sorge un osservatorio che consente di ammirare la città dall’alto; dentro la torre si trova una esposizione permanente di fotografie storiche del centro di Cracovia.
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Storia di Cracovia
La collina di Wawel che domina la città fu sicuramente abitata in era preistorica, ma del luogo oggi noto come Cracovia si comincia a parlare solo al tempo della tribù dei Vistoliani.
Tra il VII e il X secolo dopo Cristo, Cracovia divenne parte del regno di Boemia e ottenne una notevole importanza commerciale che la rese uno dei centri più ricchi del suo tempo; risale a questo periodo di inizio Medioevo la costruzione di molti monumenti del centro storico, dei quali pochi sopravvissero alla devastazione successiva.
Nel XIII secolo, Cracovia venne distrutta dai nemici Tartari e ricostruita lentamente all’inizio del secolo XIV, quando divenne un principato indipendente; nei successivi due secoli la città si sviluppò culturalmente con la nascita di scuole, università e società letterarie che si affiancavano alle gilde commerciali.
Quando nel 1609 il centro del potere si spostò a Varsavia la città di Cracovia iniziò il suo lento declino che la ridusse a un piccolo centro di provincia assorbito nel tempo, insieme all’intera Polonia, dai Paesi vicini; Cracovia divenne parte dell’impero austro-ungarico dove rimase fino all’indipendenza polacca.
In realtà nel XIX secolo, grazie a Napoleone, alcune regioni della ex Polonia ottennero autonomia e Cracovia divenne una repubblica nell’ambito dell’impero austriaco che continuò a dominarla ma in modo più blando.
Nel XX secolo, al termine della prima guerra mondiale, proprio da Cracovia partirono i moti per liberare e riunificare la Polonia; l’indipendenza fu raggiunta nel 1919 ma nuovamente perduta con l’annessione nazista negli anni Trenta.
Cracovia subì una delle peggiori oppressioni durante la seconda guerra mondiale con deportazioni anche di intellettuali polacchi non ebrei; emerse dal conflitto in una Polonia nuova, divenuta indipendente nel 1947 ma con Varsavia capitale.
Cracovia rimase però la capitale culturale e religiosa del Paese; qui operò Karol Wojtyla come cardinale prima di essere eletto, nel 1978, Papa Giovanni Paolo II.