Bucarest, soprannominata Piccola Parigi, è situata nel sud della Romania sul fiume Dâmbovița ed è la capitale nonché polo commerciale del paese.
Cosa vedere a Bucarest
Il monumento principale di Bucarest è il gigantesco Palatul Parlamentului: il palazzo del governo di epoca comunista che comprende 1.100 stanze.
Poco distante, lo storico quartiere Lipscani è caratterizzato da una vivace vita notturna e ospita la piccola chiesa ortodossa orientale di Stavropoleos nonché il palazzo del XV secolo Curtea Veche, dove regnò il principe Vlad III, soprannominato “‘Impalatore”.
Arco di Trionfo
Nonostante l’elegante apparenza neoclassica, l’Arco di Trionfo di Bucarest risale al 1935. Il primo Arco fu costruito in onore dell’indipendenza rumena, nel 1878, ma era in legno e rimase precario per diversi anni prima di essere sostituito da un arco più monumentale, in muratura, nel 1917.
Soltanto negli anni trenta però si decise di creare una struttura celebrativa che restasse, a perenne memoria, ad onorare la nascita della nuova nazione ed è quella che si può ammirare ancora oggi: l’arco è alto 27 metri, fatto in pietra e marmo, ha una scala interna che consente ai visitatori di salire in cima e ammirare la città dall’alto.
Ateneo Rumeno
Quando nel 1865 nacque la Società Culturale Romena, bisognava trovare una sede per poter esprimere concerti, spettacoli, eventi legati all’arte e alla musica. Il teatro auditorium oggi noto come Ateneo Rumeno venne edificato tra il 1888 e il 1897, con la forma di un grande salone circolare sulla cui facciata domina un frontone classico che ricorda un tempio greco.
Nel 1919 qui si radunò l’assemblea che diede il via alla nascita della nuova nazione rumena e un gigantesco affresco di Costin Petrescu (75 metri quadri e 3 metri di altezza, a coprire tutta la circonferenza interna) ricorda i fatti salienti della storia della Romania. Oggi l’auditorium, ancora ricchissimo di splendidi decori in oro e cristallo, è la sede della Orchestra Filarmonica George Enescu.
Casa Ceausescu
Il “Palazzo Primavera” è una villa spettacolare situata nell’omonimo viale Primavera ma è anche un monumento storico alla memoria, perché ricorda uno dei periodi più cupi della storia rumena: quello della dittatura Ceausescu.
Nicolae Ceausescu fu un esponente del Partito Comunista rumeno che prese il pieno potere negli anni Sessanta per detenerlo, con una forma cruenta di dittatura, fino alla rivolta del 1989 la quale terminò con la fucilazione sua e della moglie.
La ricca villa in cui visse il dittatore ha una facciata moderna, tipica degli anni Sessanta, e interni in cui si mescolano diversi stili antichi e moderni alla ricerca del sensazionalismo e del lusso; oggi è un museo che serve a ricordare a popolo e turisti l’incongruenza di Ceausescu che opprimeva i rumeni con leggi rigidissime e anti capitaliste mentre egli stesso viveva nel più sfrenato lusso occidentale.
Cattedrale dei Santi Costantino ed Elena
L’apparenza austera e fredda di questa costruzione non deve trarre in inganno, perché la cattedrale di Bucarest ha una storia molto antica e fu costruita nel XVII secolo, tra il 1654 e il 1658.
La facciata è abbellita dal porticato ad archi e dalle icone a mosaico che sovrastano ciascun arco, mentre gli interni mescolano affreschi seicenteschi e le aggiunte dei seguenti restauri, tra cui le opere di Dimitre Belizarie (1935-1938) e diversi mosaici che ricoprono pareti e soffitto in una festa di colori e di ori.
La cattedrale è la sede storica del Patriarcato di Romania, sebbene nel tempo sia apparsa troppo piccola per accogliere tutti i fedeli nelle giornate delle festività, motivo per cui si sta costruendo una nuova cattedrale dalle dimensioni gigantesche poco distante dal palazzo del Parlamento.
Chiesa Stavropoleos
Questo piccolo tempio settecentesco è una bomboniera che esprime al meglio il cosiddetto “stile Brâncoveanu”, un misto di architettura ottomana, ortodossa e barocca occidentale che si può ammirare soltanto in Romania. Edificata insieme al monastero attiguo nel 1724 deve il nome al patriarca che ne finanziò la costruzione, il Metropolita di Stavropol.
Nel XIX secolo venne demolito il monastero ma la chiesa rimase intatta, finché a causa di un terremoto non subì gravi danni e dovette essere in parte ricostruita. Il risultato che si può ammirare oggi è dovuto al restauro degli inizi del XX secolo, che ha mantenuto lo stile originario aggiungendo alcuni elementi solo all’interno, come gli affreschi della cupola e il loggiato del cortile che custodisce anche la attuale biblioteca.
Mercato di Obor
Oggi il mercato di Obor è un centro commerciale dallo stile occidentale e quasi anonimo, ma sorge nello stesso posto in cui per secoli ha avuto luogo il mercato cittadino di Bucarest. Già nel XVII secolo il mercato era non soltanto un grande ambiente commerciale all’aperto ma anche una piazza in cui avvenivano eventi, incluse le esecuzioni dei condannati a morte.
Tra il 1910 e il 1935 venne costruito il bellissimo palazzo che ospitò il mercato coperto (uno dei più grandi dell’Est Europa) fino alla demolizione avvenuta nel 2007. Al suo posto è stato eretto un grosso centro commerciale moderno che oggi comprende: parcheggi sotterranei, un piano terra dedicato agli alimentari e un primo piano dove sorgono negozi di ogni genere.
Museo di Scienze Naturali Grigore Antipa
Fondato nel 1834, il Museo Naturale di Bucarest dedicato a Grigore Antipa raccoglie esposizioni permanenti, itineranti e interattive relative alla natura: piante, animali, eventi climatici e simili.
Molto interessante, soprattutto per i bambini, coinvolge in modo totale i visitatori al punto che si può rimanere anche per delle ore al suo interno, sperimentando e ammirando le bellezze e le curiosità della natura. Chi intende girare Bucarest e conoscere più monumenti dovrebbe quindi lasciare il Museo Naturale per ultimo.
Museo Nazionale del Villaggio Dimitrie Gusti
Il più grande parco museo all’aria aperta dell’Europa orientale è il Museo del Villaggio Dimitrie Gusti, fondato nel 1936 per preservare le architetture rurali storiche della Romania. Le 60 casette raggruppate su 15 ettari sulla riva del lago Herastrau riprendono l’architettura tipica dei villaggi rurali di ogni regione del Paese e per ciascuna costruzione sono indicati provenienza, caratteristiche e stile.
Quasi tutti gli edifici in mostra risalgono al XVIII e XIX secolo, e tra essi spicca sicuramente la splendida Chiesa di Maramures. Altrettanto belle e originali sono le “case di terra” tipiche della regione di Straja.
Museo Nazionale di Storia della Romania
Situato dentro un maestoso edificio del XX secolo, su una superficie di 8.000 metri quadri, il Museo Nazionale di Storia della Romania è la culla della memoria di un intero Paese.
Internamente il percorso si snoda su 60 saloni con altrettante collezioni importanti, tra le quali si possono ammirare: i Gioielli della Corona Rumena e una copia fedelissima della Colonna di Traiano. I reperti qui collezionati coprono la storia rumena per millenni e raccontano l’evoluzione del Paese nei suoi oggetti, costumi e usi quotidiani.
Palazzo Cantacuzino
Edificato tra il 1900 e il 1903 dal sindaco di Bucarest e Primo Ministro Gheorghe Cantacuzino in stile neo rococò, venne ereditato dal figlio e dalla nuora; alla morte del figlio, la vedova sposò il musicista George Enescu e visse con lui in un’ala del palazzo mentre altre parti della struttura ospitarono la Presidenza del Consiglio dei Ministri fino agli anni cinquanta.
Dopo la morte di Enescu, il palazzo venne adeguato per ospitare il museo a lui dedicato. Oggi il palazzo è interamente un museo che espone oggetti e ricordi della carriera musicale di Enescu ma anche ambienti, mobili, tessuti e utensili della famiglia Cantacuzino che mostrano la vita agiata di questa famiglia rumena di inizio Novecento.
Palazzo del Parlamento
Edificato tra il 1984 e il 1997 in stile neoclassico, questo gigantesco palazzo vanta il record di “secondo edificio più grande del mondo” dopo il Pentagono americano con misure di 270×240 metri, 84 metri di altezza, mille stanze e una superficie totale di 350.000 metri quadri! Se ciò non bastasse, il suo volume globale supera quello della Piramide di Cheope.
Tonnellate di marmi, cristalli, vetri, stucchi ne forgiano la bellezza interna che ovviamente per la maggior parte è riservata ad uffici, saloni di rappresentanza e sale riunioni; è possibile tuttavia entrare per ammirarlo, a seguito di visite guidate che si organizzano settimanalmente per una durata di circa due ore.
Palazzo Reale
Questa reggia è relativamente “piccola”, in quanto nasce come residenza privata nobiliare nel 1815. Alla morte dei proprietari venne ceduta ai principi rumeni che ne fecero la loro sede fino all’indipendenza dall’Impero Ottomano, nel 1878; da quel momento diventò sede dei Re di Romania e lo rimase fino alla nascita della Repubblica.
Il palazzo venne distrutto da un incendio nel 1927, ricostruito e ampliato subito dopo; subì infine altri gravi danni durante la seconda guerra mondiale e poi dopo un ennesimo incendio nel 1989. Recuperato definitivamente, oggi è sede del Museo Nazionale d’Arte.
Parco Carol
Uno dei più bei parchi della capitale, fu creato tra il 1900 e il 1906 per onorare il quarantesimo anniversario dell’incoronazione di Re Carol I di Romania, a cui fu anche dedicato.
Oggi è costituito da un ampio parco in stile “giardino francese” che occupa alcuni isolati nella parte sud di Bucarest e che si arrampica per qualche metro anche sulla collina di Filaret; al suo interno, fontane monumentali, busti dei patrioti, il gigantesco monumento-mausoleo ai caduti per la Libertà, l’arena in stile antico Romano e il Museo Tecnico di Bucarest. Dalla collina si godono meravigliosi panorami sulla città.
Parco Herăstrău
Sorge in riva all’omonimo lago che era anticamente una palude, bonificata proprio in vista dell’opera urbana nel 1935. Il parco si divide in due zone: la prima è quella fruibile a chiunque, tra decine di attività sportive e culturali; la seconda è interamente occupata dal museo a cielo aperto del Villaggio Dimitrie Gusti.
Tra la rigogliosa vegetazione che costituisce il parco, molti sono gli alberi specie protetta e alcuni sono veramente rari e originali, come l’arboreto giapponese dalle foglie striate, “scoperto” letteralmente da scienziati rumeni e importato (unico esemplare in Europa) a Bucarest.
Piazza della Rivoluzione
Una piazza dedicata ai martiri della rivoluzione che portò la Romania a conquistare la sua indipendenza, dominata da un alto obelisco (25 metri) che ne celebra il sacrificio, Piata Revolutiei per Bucarest è un cuore storico importante.
Stranamente vi si affacciano solo due monumenti: la chiesa Cretulescu e il Museo Nazionale d’Arte. Tuttavia in questa piazza ebbero luogo alcuni degli eventi storici e sociali più importanti del Paese, tra cui anche la fuga del dittatore Ceausescu, per questo per gli abitanti della capitale è essa stessa un monumento aperto.
Quartiere Lipscani
Il quartiere Lipscani prende il nome dalla omonima via centrale, che di fatto taglia in due il centro storico della capitale. Lipscani deriva da Lipsia e ricorda l’origine dei mercanti che per primi animarono questa strada con negozi e bancarelle fin dal Medioevo.
Tutte le vie minori che compongono il quartiere portano nomi di negozi o di mestieri, e ad oggi sono sopravvissute tre locande del XVIII secolo esattamente nello stile originale: una di queste, Hanul Lui Manuc, è ancora in uso e funziona anche come hotel. Pedonalizzato completamente a inizio anni duemila, oggi Lipscani è la tipica “passeggiata dei turisti” che camminano qui tra negozi, ristoranti e bellissime architetture antiche.
Terme
Sorgono al centro di un giardino botanico gigantesco (800.000 piante tra cui 1.500 palme) di cui una buona parte è in serra, dentro una ariosa costruzione di vetro e acciaio. La struttura termale che sfrutta acque e fanghi caldi sotterranei è fruibile secondo orari e tariffe ben precisi e offre numerosi trattamenti per la salute del corpo e dello spirito.
Disposte su 250.000 metri quadri, sono le terme più estese d’Europa, con ben otto piscine di cui alcune di enormi dimensioni.
Attività da fare a Bucarest
Prenotazione sicura, facile e rapida, prezzi vantaggiosi e assistenza clienti in italiano.
Storia di Bucarest
Secondo la leggenda, Bucarest fu fondata da un pastore giunto finalmente a destinazione dopo un lunghissimo viaggio. Forse per via del nome del pastore, Bucur (cioè gioioso) o forse per il significato della meta raggiunta il nome della città esprime qualcosa di molto bello (luoghi delle gioie oppure luoghi del gioioso).
Non si sa se fu proprio Bucur il Gioioso a fondare il primo nucleo abitato, ma certamente questa zona è la regione con le tracce di vita umana più antiche di tutta la Romania, sebbene la città in quanto tale sorse soltanto nel XIV secolo intorno a un forte innalzato contro gli attacchi degli Ottomani.
La città col nome “Bucaresti” viene citata ufficialmente soltanto nel 1459 in un documento firmato dal Principe Vlad di Valacchia (l’uomo a cui si ispirò la storia del Conte Dracula). Proprio a causa dei numerosi attacchi turchi, Bucarest con il suo forte e le sue mura rappresentava un luogo sicuro per i mercanti che viaggiavano tra Europa e Asia e questo fece aumentare la sua fama e di conseguenza la popolazione; già nel XV secolo è presente nella storia della Romania come una città importante, sede delle residenze dei Principi di Romania.
Devastata infine da un cruento attacco Ottomano nel secolo XVI, venne ricostruita grazie agli austriaci e ai tedeschi che la colonizzarono in gran parte, modernizzandola e rendendola un luogo sicuro per i due secoli successivi. Nel XIX secolo, a causa di nuovi scontri tra europei e turchi, Bucarest rischiò la distruzione più volte e ciò spinse le regioni della Romania a unirsi per creare una nazione forte e unita; Bucarest fu eletta da subito capitale del regno.
Dopo alterne vicende e altre invasioni, la Romania ottenne l’indipendenza definitiva nel 1947 abolendo la monarchia e Bucarest diventa la capitale della Repubblica e la città più importante del Paese.