Tunisi

Tunisi, capitale della Tunisia, è una combinazione interessante di vecchio e nuovo, come gli edifici coloniali francesi.

Con una popolazione di circa due milioni di abitanti, Tunisi ha un che di tentacolare e caotico. Il suq e la medina sono tra i più autentici e tranquilli del Nordafrica. Situata sulla costa mediterranea ma carente in termini di spiagge, questa bellissima città è stata risparmiata dall’assalto dei pacchetti turistici dedicati alle stazioni balneari a nord e a sud. La densità della rete stradale, autostradale e della struttura aeroportuale della città ne fanno un punto di convergenza per i trasporti nazionali.

Tunisi un tempo era un villaggio modesto rispetto a città come Cartagine, al-Qayrawan e Mahdia. Essa divenne la capitale degli Almohadi nel 1159 ed è stata successivamente conquistata da vari imperi musulmani e cristiani. È divenuta la capitale della Tunisia dall’indipendenza nel 1956, ed è oggi il cuore commerciale e culturale del Paese, nonché il più importante nodo di traffico.

Cosa vedere a Tunisi

Ci sono un bel po’ di attrazioni, soprattutto se si includono le rovine di Cartagine, che da qui sono facilmente accessibili e le porte puniche anch’esse interessanti. Il centro città si trova a circa dieci chilometri dal mare, sulla riva del lago di Tunisi.

Avenue Habib Bourguiba

La vena pulsante del cuore di Tunisi è Avenue Habib Bourguiba, una strada lunga che connette la città vecchia, la medina di Tunisi, al centro più moderno. Il viale si snoda tra palazzi di epoca coloniale, che richiamano lo stile Art Nouveau e Art Déco di alcuni quartieri di Parigi e ospitano caffè alla francese ma anche locali tipicamente tunisini, per la gioia dei turisti che qui passeggiano anche per lo shopping.

Si trovano lungo questa via numerosi monumenti e alcuni dei palazzi più belli della capitale come il Teatro Nazionale (che possiede un elegantissimo bar aperto a tutti), la cattedrale cattolica di San Vincenzo de Paoli, l’ex residenza coloniale francese. Una delle traverse conduce al mercato centrale, luogo caratteristico e tipicamente tunisino molto amato dai visitatori.

Byrsa

L’anima antica di Tunisi è rappresentata dalle rovine di questa grande città di epoca cartaginese, anzi proprio il nucleo da cui iniziò il mito di Cartagine: Byrsa. Domina città e porto dall’alto di una collina e mostra ancora i segni della sua grandezza nei basamenti degli edifici, nelle dimensioni delle colonne.

Si narra che quando la regina Didone venne a colonizzare questa terra, il capo della tribù berbera che qui viveva le disse che avrebbe potuto costruire all’interno dell’area coperta da una pelle di bue, pensando ad appena un piccolo quadrato; la regina però tagliò la pelle a striscioline e con queste segnò un perimetro grandissimo. Oggi tra le antiche rovine spicca una costruzione ottocentesca: la ex chiesa cattedrale di San Luigi, luogo di culto francese adesso utilizzato come centro culturale.

Cattedrale San Vincenzo de’ Paoli

La attuale chiesa cattedrale di San Vincenzo venne costruita dai francesi nel 1881 per avere un nuovo punto di riferimento religioso in città, dopo San Luigi. L’edificio non resse le condizioni del terreno e subì dei crolli che fermarono il cantiere per anni; fu quindi ricostruita secondo nuovi e più sicuri criteri edilizi e inaugurata nel 1897 nonostante i campanili gemelli fossero ancora incompleti e innalzati provvisoriamente in legno.

Lo stile finale dell’edificio è neoromanico bizantino, molto in voga nel tardo secolo XIX soprattutto nelle colonie africane; grazie a un accordo politico tra la Tunisia e il Vaticano, la chiesa rimane tutt’ora proprietà della Chiesa cattolica, funzionante, frequentata e sede della arcidiocesi tunisina che include tutta la nazione.

Medina

Duecentosettanta ettari di terreno che ospitano 100.000 persone tra minuscole casette ammassate in vie strette e tortuose; questa è la Medina di Tunisi, la parte più antica della città. Nacque nell’anno 698 intorno alla moschea al-Zaytuna e alla sua Casbah e si è estesa, nel corso del Medioevo, da nord verso sud, dividendosi attualmente in due enormi distretti: Bab El Jazira e Bab Souika.

Contiene oltre 700 monumenti storici, tra cui diverse moschee; le più importanti, oltre a al-Zaytuna, sono: la moschea di Edabaghine, quella di Cheick Rasaa, El Ghassiroun, Saida Msika, Sidi Ali Ben Ziyad. Ovviamente la principale attrazione della Medina sono i mercati, i suq, dove non esistono regole tranne quella del buon mercanteggiare sul prezzo e i colori, gli odori e i sapori sono una festa per i turisti.

Moschea di Al-Zaytuna

Il nome significa “moschea dell’oliva” ma non fa riferimento al frutto quanto a una santa cristiana, Santa Oliva da Palermo. La moschea sorse nell’anno 698 intorno alle rovine di una antica cappella cristiana in cui si venerava questa santa siciliana; il culto cristiano è andato perso nel tempo (sebbene mai dimenticato, perché Santa Oliva è comunque rispettata dagli islamici) ma il nome venne tradotto e associato alla pianta, difatti un albero di ulivo è il simbolo della moschea.

L’edificio con le dimensioni di oggi fu costruito e ricostruito più volte sulle basi di quel primo luogo di culto, precisamente tra i secoli VIII e IX; ulteriori lavori di ingrandimento e abbellimento vennero eseguiti nel Medioevo e tra il XVI e XVII secolo. I minareti furono aggiunti nel tempo, l’ultimo nel 1894. Grandi cortili e grandi sale, ospitano dentro questa moschea non solo il luogo della preghiera ma anche un’università di studi islamici e una grande biblioteca.

Museo Nazionale Archeologico di Cartagine

Quel che rimase dell’ex cattedrale di San Luigi e del monastero che la completava, sulla collina di Byrsa, fu trasformato in luogo di arte e cultura e le stanze che un tempo furono dei monaci oggi sono la sede del Museo Nazionale Archeologico di Cartagine.

Il museo esiste dal 1875 e fino alla seconda guerra mondiale ospitava collezioni d’arte e raccolte antiche di privati; solo negli anni cinquanta del secolo scorso tutto passò nelle mani dello stato che gestì il museo come un museo nazionale, allo scopo di tramandare il ricordo della grandezza di Cartagine, ma non solo.

Le collezioni vanno dall’epoca preistorica fino a quella romana, passando dal periodo delle guerre puniche e della gloria cartaginese; tra i reperti anche il “Giovane di Byrsa”, un corpo rinvenuto in una tomba probabilmente risalente al VI secolo avanti Cristo. Una sezione a parte è dedicata a oggetti sacri cristiani dell’epoca bizantina.

Museo Nazionale del Bardo

Ad oggi il museo più importante della cultura araba, il Museo del Bardo prende il nome dal sobborgo in cui si trova a ovest del centro di Tunisi. Fu fondato nel 1888 e si suddivide in sei settori: preistoria, epoca punica, epoca romana, storia cristiana, storia arabo islamica e un settore a parte dedicato all’archeologia sottomarina; le collezioni comprendono statue, opere scultoree di varia forma, oggettistica antica, mosaici (tra cui gli spettacolari “mosaici subacquei”) e molti oggetti di culto.

La stessa architettura interna del museo, che ricorda una moschea o un palazzo reale orientale, è fonte di ammirazione per i turisti che ogni anno vengono a conoscere le opere qui custodite. Nel marzo 2015, in piena epoca terroristica da parte dell’Isis, il museo del Bardo subì un sanguinoso attentato dal quale si salvarono 45 persone grazie al coraggio della guida turistica Hamadi Ben Abdessalem.

Parco del Belvedere

Un grande giardino ottocentesco costruito su una collina panoramica dalla quale si ammira tutto il Golfo di Tunisi, Parco del Belvedere è una vera oasi di verde, il polmone naturale della capitale.

Ricco di boschetti, sentieri, prati fioriti, è grande abbastanza da contenere al proprio interno lo Zoo di Tunisi, il Museo d’Arte Moderna e un chiosco del XVII secolo noto come la Koubba.

Piazza della Kasbah

Forse la piazza più bella di Tunisi, enorme, ariosa, si apre di fronte al moderno Palazzo Municipale, con al centro un monumento in cemento armato abbellito dalle bandiere nazionali. Su questa stessa piazza si affacciano l’Ospedale Ottomano, il Palazzo del Governo e il Collegio Islamico Sadiki.

Un tempo il vasto spazio della piazza era occupato dalla Kasbah, il forte che proteggeva la moschea omonima, oggi rimasta unica testimone di quella costruzione demolita. Su tutto svetta il minareto della moschea, uno dei più alti di tutta la Tunisia.

Sidi Bou Said

Situata a 20 chilometri dal centro di Tunisi, ma parte integrante della sua area urbana, la cittadina turistica di Sidi Bou Said è un gioiello de visitare assolutamente. Tutta affrescata di bianco, con i tipi infissi blu delle case, ricorda molto un villaggio greco più che una località araba e accoglie turisti da ogni parte del mondo grazie ai suoi localini e alle sue spiagge.

Deve la propria fondazione a un leader religioso islamico del XIII secolo (Abou Said ibn Khalef ibn Yahia Ettamini el Beji) che per primo qui costruì un santuario; considerata per secoli un luogo di pellegrinaggio, oggi la cittadina si divide tra sacro e profano in perfetta armonia.

Teatro Municipale

Elegante architettura bianca, arricchita da decorazioni Liberty, il Teatro Municipale risale al 1902 e oggi ospita l’Orchestra Nazionale e spettacoli di opera, balletto ma anche prosa.

Può ospitare fino a 1200 persone ed è considerato “monumento storico nazionale” per la sua bellezza e per la versatilità che coniuga insieme arte islamica e occidentale.

Terme degli Antonini

Grande sito archeologico, si estende per circa 200 metri tra il Palazzo Presidenziale e l’area archeologica di Tunisi. Le terme costruite da Antonino Pio tra il 145 e il 162 dopo Cristo sorsero ai piedi di un antico tempio dedicato a Serapide e furono per secoli le più grandi dell’Africa del Nord; rimasero in funzione per 400 anni, poi vennero danneggiate da un terremoto. Le ricostruzioni successive non riuscirono a riparare i danni a dovere e i susseguenti crolli portarono il sito all’abbandono; furono infine “riscoperte” nel XIX secolo.

Sono ancora ben visibili l’atrio centrale, le piscine del Tepidarium, Calidarium e Frigidarium, l’area sotto il pavimento con i canali per trasportare l’acqua; e ancora le latrine pubbliche e gli ambienti di servizio. Probabilmente avevano delle grandi sale panoramiche sul mare, delle quali oggi rimane ben poco a causa della erosione e dei crolli.

Tozeur

Tozeur è un’oasi alle soglie del deserto del Sahara e dista 450 km da Tunisi, ma chi va a visitare la capitale non può non andare ad assaggiare il vero sapore esotico dell’Africa araba in questa località.

La omonima cittadina sorta in questa oasi è direttamente connessa con Tunisi e accoglie lo stesso numero di turisti, affascinati dalle tradizioni del deserto, dalla cultura berbera, dalle architetture in mattoni rossi e ceramiche colorate che si allontanano finalmente dallo stile forse troppo occidentale della costa.

Ancora oggi si può assistere al passaggio di vere carovane, specie lungo le sponde del lago salato intorno al quale sorge parte della cittadina.

Attività da fare a Tunisi

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Storia di Tunisi

Sebbene oggi Tunisi si riconosca in Cartagine, la vera Cartagine si trovava alcuni chilometri più in là e l’antichissima Thunì era soltanto una stazione di posta, dove si fermavano cavalli e carovane prima di entrare in città o prima di iniziare un lungo viaggio. Nel IV secolo avanti Cristo fu uno dei primi centri abitati a essere inglobato dalla espansione di Cartagine, da cui l’associazione storica dei due centri.

Dopo la sconfitta contro i Romani e la devastazione di Cartagine, la ricostruzione iniziò proprio dal “quartiere” di Tunisi che, per i nuovi conquistatori, divenne invece un centro interessante e da sfruttare; fu grazie a questo nuovo potere che la città si sviluppò e, con l’arrivo degli Arabi nel VII secolo, iniziò a ingrandirsi sempre più.

Tra il 900 e il 1500, Tunisi fu al centro di numerose faide tribali e tentativi di conquista, sviluppando anche una funzione militare che avrebbe mantenuto per quasi tutta la propria esistenza.

Tra il XVI e il XVII secolo cadde altrnativamente nelle mani dell’Impero Ottomano e del Sacro Romano Impero, cedendo al primo per i successivi 200 anni.

Nel 1820 la regione della Tunisia iniziò ad avere rapporti commerciali con la Francia, la quale così entrò gradualmente nel territorio e ne divenne colonizzatrice nel 1881; sotto il dominio francese Tunisi potè svilupparsi e aprirsi ai commerci e al turismo occidentale, anche grazie ai pochissimi danni derivati dalle due Guerre Mondiali sul suo territorio.

Per quasi un secolo ha ospitato anche una nutrita comunità di immigrati italiani (provenienti in particolare da Sicilia e Calabria) i cui discendenti ancora vivono in città. Dopo l’indipendenza della Tunisia nel 1956, Tunisi (già capitale del protettorato francese) divenne capitale nazionale.

Nell’era recente è stata anche sede di importanti organismi internazionali: la Lega Araba (dal 1979 al 1990) e l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (dal 1970 al 2003).