Leucade

Situata tra Corfù e Cefalonia, l’Isola di Leucade (in greco: Lefkàda) lega il suo destino al mito di Ulisse, a quello della poetessa Saffo e alle avventure, certamente meno mitologiche ma decisamente più mondane, del miliardario Onassis e della celebre cantante Maria Callas.

Terra di miti e di una cultura che affonda le sue radici in una civiltà che ha influenzato tutto il mondo, Lefkàda si distingue anche per la sua anima giovanile e la capacità di offrire ai propri turisti numerosi luoghi di divertimento e di svago, adatti sia per i più giovani che per le famiglie. Sebbene si tratti di una destinazione ancora non prettamente turistica, l’Isola di Leucade può rivelarsi una piacevolissima sorpresa.

Cosa vedere a Leucade

L’isola ha davvero molto da offrire ai propri visitatori: spiagge di sabbia dorata, chiesette caratteristiche, monasteri antichissimi, agorà e paesini caratteristici tra i quali vale certamente la pena di vedere Agios Nikita e Karya.

Durante un viaggio alla scoperta di Lefkada, non si possono perdere certamente le rovine della città antica, situate a circa due chilometri dall’attuale capoluogo. Dalle dimensioni di questi reperti si evince che l’antica città di Lefkada fosse uno delle più grandi di tutta la Grecia e ricoprisse quindi un ruolo importante.

Per gli appassionati di archeologia, oltre alle rovine della città di Lefkada, è consigliabile vedere la vicina Nicopolis, mentre chi ama le escursioni può visitare le isole che circondano Lefkada: Megenissi, Scorpio e Arcudi. Altre escursioni in barca praticabili sull’isola sono le minicrociere con partenza da Nidri alla volta delle isole circostanti con tappe a Scorpio, Itaca, Cefalonia solo per ricordarne alcune.

Biblioteca comunale

Isola di Leucade - Biblioteca comunale

Fondata nel 1953, questa ricca biblioteca, ha sede nella villa della famiglia Zoulinos (nella parte occidentale della città vecchia) e, oltre ad annoverare molti libri e stampe, ospita una vasta collezione di icone postbizantine, opere di Roussos, Doxaràs e Patsaràas.

Castello di Agia Mavra

L’antico castello di Agia Mavra, conosciuto anche come Santa Maura, si trova all’ingresso dell’Isola di Lefkàda. Questo importante monumento storico si trova accanto al ponte di metallo, sul lato orientale. Il castello di Agia Mavra è il più grande della zona ed è rimasto in condizioni abbastanza buone.

Le prime mura del castello furono costruite dal governatore siciliano, per proteggere la zona dai pirati. Dopo pochi anni, nel 1294 l’isola divenne proprietà dei Franchi. Intorno al 1300 la città di Lefkàda divenne il centro economico dell’isola, quindi il forte forte era una soluzione necessaria contro i predoni. Inizialmente l’area di Agia Mavra era molto più piccola di adesso, ma è stata ricostruita e ampliata più volte con caserme, edifici amministrativi, cisterne e magazzini.

Per alcuni anni gli Ottomani occuparono la zona e in quel periodo costruirono una moschea e un ponte all’interno delle mura del castello. Successivamente i veneziani presero il controllo dell’isola rendendola una provincia veneziana. I Veneziani ingrandirono l’area del castello e ne rafforzarono le mura. In diversi luoghi è ancora possibile vedere il simbolo principale di Venezia: il Leone di San Marco.

Nel 1888 ci fu un grande incendio che distrusse diversi edifici all’interno, ma solo alcuni di essi sono stati ricostruiti dopo il disastro. Oggi il castello di Agia Mavra è ancora ben conservato, grazie alle sue mura robuste e spesse. Il forte è circondato da un canale, l’ingresso principale si trova sul lato occidentale dell’edificio. Da segnalare la presenza di una piccola cappella chiamata Agia Mavra, costruita nel XV secolo. All’interno delle mura si possono trovare resti di edifici medievali. Sul lato occidentale dè presente un faro moderno, tutt’ora in funzione.

Museo Archeologico

Aperto nel 1999, il Museo Archeologico di Leucade ha sede nell’edificio del centro culturale della citta ed è composto da quattro stanze che ospitano reperti archeologici che vanni dal paleolitico fino agli antichi Romani.

Nella prima sala sono esposti oggetti appartenenti alla vita pubblica e privata degli antichi abitanti dell’isola. Nella seconda stanza si trovano ritrovamenti dei periodi Geometrico e Classico. Nella terza sala ci sono mostre dedicate alle usanze mortuarie dell’isola. Infine, nella quarta stanza sono presenti attrezzi risalenti al Paleolitico, gioielli dell’età del bronzo.

Museo del Fonografo

Il Museo del Fonografo di Lefkada si trova nei pressi della zona pedonale della città vecchia.

In questo museo dedicato agli amanti del vintage si trovano modelli di vecchi fonografi, grammofoni e radio di collezioni private e molti giornali antichi, vecchie cartoline, monete e gioielleria risalente alla fine del 1800 inizio 1900.

Museo Folcloristico

In questo museo fondato nel 1937 si possono osservare diversi reperti rari e una magnifica collezione di abiti tradizionali, oltre a numerosi attrezzi per la tessitura di oggetti provenienti dalla vita quotidiana degli abitanti dell’isola.

Spiagge

Da non perdere sull’isola sono le spiagge di Agios Iannis, Katisma e Porto Katziki, quest’ultima un po’ complicata da raggiungere soprattutto via terra, mentre molto più suggestivo è il percorso via mare grazie al quale potrai fermarti a visitare anche l’isola di Scorpio ed Ithaca.

Attività a Leucade

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Storia di Leucade

Lefkada, o Santa Maura di Leucade come viene ancora segnalata oggi, è un’isola dalla storia antichissima. Talmente antica che secondo molte fonti letterarie (ma anche storiche) è stata la sorgente di ispirazione per la Itaca dell’Odissea di Omero che, di fatto, viene descritta come un’isola “raggiungibile a piedi”; Leucade infatti è collegata alla terraferma da un ponte e pare che anticamente, al posto di quel ponte, vi fosse una lingua di roccia poi crollata. Sempre su Leucade viene descritto il suicidio di Saffo.

Certamente l’isola fu una colonia Corinzia e i primi centri abitati importanti si registrarono già nell’VIII secolo avanti Cristo. Poco o nulla si sa della vita sull’isola al tempo dei Romani e dei Bizantini, anche a causa di un periodo di grave crisi economica che portò la gente del posto a emigrare sul continente oppure verso la Magna Grecia.

Ripopolata tra il VI e il X secolo dopo Cristo, anche da gente venuta dalle regioni slave, Leucade fu sede vescovile e centro di diversi commerci e spedizioni militari (all’alba delle Crociate) verso il Medio Oriente; ecco il motivo per cui da sempre ha subito influenze provenienti dall’Italia, dai Pisani prima e poi dai Genovesi, Napoletani e Veneziani.

Tra il X secolo e il 1300, Venezia ebbe “privilegi particolari” sull’isola, che ribattezzò Isola di Santa Maura, ma solo dopo esser stata ceduta alla famiglia Orsini questa terra ottenne un riconoscimento di importanza con la costruzione del Castello Santa Maura.

Tra il XIV e il XV secolo furono tanti gli attacchi subiti dall’isola, specie ad opera degli Albanesi e dei Turchi Ottomani e furono questi ultimi ad avere la meglio, conquistando Leucade nel 1479. Durante l’era Ottomana l’isola riprese il proprio nome antico, Lefkade, mentre la denominazione Santa Maura rimase limitata alla città che sorgeva intorno al castello; gli Ottomani portarono notevoli opere pubbliche e uno sviluppo economico importante e rimasero al potere fino al 1684, quando Venezia tornò alla carica.

Stavolta la Serenissima impose il proprio controllo assoluto e lo mantenne fino al 1797 quando, con la fine della Repubblica, molte isole greche di possesso dei veneziani caddero di nuovo nelle mire dei Paesi vicini.

Iniziò dunque una lunga disputa che vide impegnati i Turchi ma anche Francesi e Inglesi, a contendersi buona parte delle isole veneziane; dopo un breve periodo trascorso come possedimento britannico, il contrattacco dei Turchi portò allo scontro con l’esercito greco che intanto aveva trovato alleanza con i Russi. Alla fine, ebbero la meglio gli europei che ricacciarono i Turchi lontano da Leucade.

Nel 1852, un violento terremoto rase al suolo paesi e città e Leucade ne uscì molto danneggiata; non essendo più di interesse per alcuno, venne ceduta alla Grecia alla quale appartiene da allora.

Un fatto interessante riguarda gli anni compresi tra 1800 e 1807: mentre si tentava di capire a chi fossero toccate le isole “orfane” di Venezia, queste (inclusa Leucade) si organizzarono in una repubblica autonoma, primo e unico esempio di “separatismo” greco che funzionò appunto per circa sette anni.


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