Mykonos è un’isola che sicuramente merita di essere visitata almeno una volta nella vita, una destinazione perfetta per chi ama il mare e il divertimento notturno.
Chi desidera trascorrere una vacanza tra strade bianche e piccole case che fanno da sfondo a un luogo meraviglioso, deve assolutamente vedere le bellezze di Mykonos.
Cosa vedere a Mykonos
Il centro storico è ricco di negozi caratteristici per lo shopping, ma la notte tutto si accende per offrire il miglior divertimento estivo. Locali e discoteche per i giovani che vogliono vivere tutta la notte, sono tantissime le proposte e adatte a tutti i gusti.
Agios Stefanos
Località situata a circa quattro chilometri dal centro della cittadina di Mykonos, famosa per le sue spiagge sabbiose circondate dal villaggio con le casette candide.
Le spiagge di Agios Stefanos sono attrezzate per ogni esigenza del turista: alberghi, ristoranti, pub, sport acquatici, servizi per i lidi, mezzi in affitto… qualsiasi cosa si ottiene comodamente mentre si gode il mare più bello d’Europa. Pur essendo molto mondana è comunque più tranquilla rispetto ad altri zone dell’isola e ottima per le famiglie, una parte di spiaggia è completamente libera e aperta a tutti.
Ano Mera
Il secondo centro di Mykonos, dopo il capoluogo, si trova nell’entroterra, lontano otto chilometri dal mare. Non c’è vita mondana, qui, solo relax. Due grandi hotel di lusso lo hanno scelto come sede, proprio per la pace che vi regna e per i panorami che si godono da quassù.
Il paese è tranquillo, abitato da gente comune, niente di troppo turistico; sorge intorno a una abbazia del XVI secolo, Panagia Tourliani, famosa per la preziosa collezione di icone bizantine antiche e per il campanile, il più alto dell’isola. Un altro convento, il monastero di Paleokastro (XII secolo), si trova invece all’ingresso del centro abitato e su tutto svettano i due mulini a vento costruiti in cima alla collina.
Dormire ad Ano Mera è una scelta intelligente, anche perché il mare si raggiunge in poco tempo, con le navette che fanno la spola continuamente da e verso le spiagge.
Casa di Lena
Casa museo che descrive la vita quotidiana dei pescatori di Mykonos fino al XIX secolo. Si chiama Casa di Lena perché fu la proprietaria, Lena, a donarla al comune nel 1974 avendola curata e mantenuta per anni con i tesori antichi di famiglia.
Oggi è un museo che mostra, all’esterno come all’interno, l’architettura, il mobilio, gli oggetti e le tradizioni degli abitanti di Mykonos prima che la grande ondata turistica cambiasse il volto dell’isola per sempre.
Chiesa di Panagia Paraportiani
Il nome si traduce con “Santa Porta Secondaria” perché questa incredibile chiesa fu costruita a poca distanza dalla seconda porta di accesso al borgo medievale, sul lato del porto. Esternamente appare come una cascata di crema bianca, e a molti italiani ricorda più un trullo che una chiesa; in realtà si tratta di ben cinque chiese in una, mirabile fusione storica e artistica.
Dal XV al XVII secolo, infatti, in questa zona furono edificate – una accanto all’altra – quattro piccole chiesine dedicate ai santi Sozontas, Anargyroi, Anastasia, Efstathios; le chiesette si sviluppavano su due livelli e alla fine si decise di unificarle per crearne una quinta, soprastante, più grande e completa che è quella attuale. I turisti la adorano, e la fotografano continuamente, affollando questo angolo del quartiere portuale di Kastro.
Faro Armenistis
Il faro Armenistis si trova alla fine di un percorso panoramico mozzafiato che chiunque, a Mykonos, dovrebbe fare. Costruito nel 1891, con una altezza dalla base di 19 metri (184 metri sul livello del mare) offre più che altro un luogo unico da cui ammirare tutta la bellezza dell’isola.
Si raggiunge con un sentiero che inizia da Agios Stefanos fino alla contrada Fanari, da cui parte il percorso panoramico che conduce fino al faro. Per scoprire però il complesso meccanismo antico di funzionamento, bisogna andare a visitare il Museo Marittimo dell’Egeo, dove la vecchia lampada è oggi messa in mostra.
Locali notturni
Dagli anni sessanta del secolo scorso, quando il turismo giovanile ha scoperto Mykonos, l’isola è diventata il cuore pulsante della movida di tutte le isole greche. Organizzatissima per offrire il meglio in termini di pub, beach club, bar e discoteche, Mykonos in estate letteralmente non dorme mai. Per trovare i migliori locali notturni, il consiglio è di esplorare zone come Psarrou, Paradise Beach, Super Paradise, Little Venice.
Le discoteche da non perdere, se si cerca il divertimento sfrenato, sono: Paradise Club, Super Paradise, Tropicana, Kalua Beach Bar, Scandinavian, Thalami, Babylon Bar. Inoltre, vanno segnalati Jackie O’ (un originale pub famoso per i cocktail e per gli spettacoli delle drag queen), Remezzo Club, Guzel e Scorpios (quest’ultimo il più grande e affollato beach bar dell’isola). Tra i pub più famosi: Aroma Bar, Caprice, Kastro’s, Belvedere che si sviluppa intorno a una grande piscina, Veranda. Mykonos è apertissima anche ai locali LGBT friendly.
Little Venice
Questo borgo in realtà si chiamava Alefkandra, ma col tempo è stato ribattezzato Mikri Venetia, piccola Venezia (Little Venice per i turisti). Ciò perchè le case sono tutte affacciate sul mare, e non solo, hanno anche le fondamenta piantate tra le onde, con verande di legno sostenute da pali che le fanno somiglianare a grandi palafitte.
Oltre ad essere un luogo caratteristico per la sua architettura, nelle lunghe notti estive di Mykonos è il quartiere dei locali di tendenza, dei divertimenti, delle passeggiate e della baldoria. I più romantici magari eviteranno la via principale e si siederanno sui piccoli belvedere affacciati sul mare.
Museo Marittimo dell’Egeo
Situato al centro della Chora (la città) di Mykonos, il Museo Marittimo dell’Egeo occupa i locali di un elegante edificio del XIX secolo e riproduce la storia del mare e delle navigazioni della Grecia. Alcuni modellini di nave sono copiati fedelmente dai disegni e dalle incisioni del 1500 avanti Cristo ritrovate a Santorini e fanno toccare con mano la potenza delle flotte greche dei tempi di Ulisse.
Tra tanti modelli in piccolo e oggetti storici della navigazione si possono visitare anche due navi-museo: la Evanghelistria (a vela) e la Thalis Milissios (del 1900); il museo si completa quindi con il giardino che include la lampada del faro di Armenistis.
Platys Gialos
In molti lo chiamano “l’imbuto” perché si tratta di una spiaggia che sorge ai piedi di un piccolo pendio e di una valle, nella quale si apre, a conca, il villaggio. Se si cammina dalla cima delle colline al mare, si può notare la presenza di architetture e servizi per i turisti di ogni tipo, ma man mano che si scende tutto diventa piccolo e carino, quasi un paese delle bambole.
La sensazione è che quando si arriva sulla sabbia si sia usciti da un vero imbuto, una sensazione gradevole però e per nulla fastidiosa. Anzi, i turisti amano perdersi per le vie di questo villaggio che si può vivere e godere di giorno e di notte senza mai far pausa; per quanto ci si senta dentro un labirinto, alla fine si sbocca comunque su uno spettacolare mare da sogno.
Spiagge
Al di là di Platys Gialos e di Little Venice, sono tante le spiagge e i lidi che rendono l’isola di Mykonos la capitale del turismo greco per eccellenza. Molte spiagge sono pensate appositamente per i giovani, con i divertimenti associati e i migliori locali notturni a poca distanza, è il caso ad esempio di Paradise Beach, Psarrou, Elia e altri lidi più piccoli della “caliente” Costa Sud.
Ma l’isola è un paradiso per le vacanze anche di famigliole o coppiette in cerca di intimità; spiagge come Ornos, Agios Ioannis sono attrezzatissime per i bambini e Kalo Livadi, Agrari e Agia Anna sono per chi ama la tranquillità di una vacanza serena.
Chi cerca la natura selvaggia e poche comodità, sicuramente preferirà la Costa Nord: Panormos, Mersini, Fokos, Ftelia, ma anche Houlakia a ovest, sono tutti lidi immersi nel verde, oppure lontani dai centri mondani, collegati da sentieri non sempre facili da percorrere ma per questo adatti a chi non vuole folla intorno.
Chi ama praticare il naturismo, può usufruire di alcuni lidi pensati appositamente per i naturisti: Agios Sostis (a nord) oppure Super Paradise Beach, tornando sulla costa sud. Super Paradise Beach è una sorta di mega luogo di incontro dove tutti sono i benvenuti: qui, come sulla spiaggia di Elia, naturisti e non trovano gli ambienti e la compagnia che più fa al caso loro. Un discorso a parte merita la spiaggia di Tourlos, oggi sempre più un lido per ricchissimi.
Tourlos
Il tipico villaggio bianco, con finestre azzurre, fiori colorati ai balconi, vicoli e scalinate che si aprono di colpo sulla spiaggia… Tourlos è stata per vent’anni una località “per tutti”. Qui potevano venire a godere il mare famiglie, coppie, comitive di giovani, persone abbienti e meno abbienti; tutto però è cambiato con la costruzione del porto turistico per yacht.
La vicinanza all’aeroporto dell’isola, la possibilità di attracco per le navi da crociera e adesso delle imbarcazioni di lusso hanno tramutato Tourlos in una sorta di Portofino greca, un luogo ricercato, per persone che possono permettersi ogni capriccio. Non ha perduto il fascino e l’aspetto di antico villaggio, ma oggi è classificata un po’ tra le spiagge VIP del panorama isolano.
Attività da fare a Mykonos
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Storia di Mykonos
Secondo il mito antico, Mykonos è formata dai corpi pietrificati dei Giganti battuti da Ercole. La storia, invece, comincia più o meno nel Neolitico con le popolazioni Ionie che qui erano giunte forse dal Medio Oriente. Coinvolta nelle Guerre Persiane nel V secolo avanti Cristo, fece parte insieme ad Atene della Lega Delio Attica di tutte le isole dell’Egeo e fu conquistata dai Romani insieme alle altre quando cadde la capofila Delo.
Mykonos divenne in seguito parte dell’impero Bizantino e poi, per sfuggire agli attacchi ottomani, si lasciò colonizzare dai mercanti veneziani che qui lasciarono una notevole impronta. Nel 1537 i turchi riuscirono però a entrare nell’isola e a sottometterla per tre secoli finché, nel 1821, Mykonos non si impegnò in prima linea per la liberazione e indipendenza della Grecia, della quale tornò a far parte.
Purtroppo il XIX secolo e l’inizio del XX videro un declino inarrestabile, dovuto allo spostamento dei commerci verso Corinto, che causò il quasi totale spopolamento. Negli anni cinquanta, però, alcuni divi scoprirono Mykonos come meta turistica rilanciandone il nome e i paesaggi in questo nuovo settore. Dal 1965, Mykonos è una meta del turismo internazionale che non solo non sembra passar mai di moda ma, al contrario, è in continua ascesa.