Aigues-Mortes è una città fortino situata in Occitania, nell’estremo sud della Francia, eretta intorno al 1200. L’interno centro storico è circondato da torri, porte fortificate e un cammino di ronda.
Nei tempi passati, la popolazione era caratterizzata da marinai e lupi di mare, oggi la cittadina francese ha una popolazione di circa 6.000 abitanti e durante il periodo estivo viene invasa letteralmente dai turisti.
Il nome francese deriva da acque morte, una scelta non casuale ma dettata dalla zona paludosa circostante che si trova in torno alla cittadina.
Cosa vedere a Aigues-Mortes
La roccaforte è molto interessante da visitare e offre numerose attrattive per gli amanti della storia e della cultura. In tal senso una visita è d’obbligo anche alla chiesa Notre Dame des Sablons. Qui sorgono le saline di Aigues-Mortes, tra le piane umide e gli stagni della Camargue, accanto al Golfo del Leone che separa il comune dalla vicina località di Le Grau-du-Roi.
Da vedere la chiesa di Notre Dame des Sablons, ovvero l’edificio più antico di tutta Aigues-Mortes. Da non perdere oltre alle saline, la tour de Costance, un mastio a pianta rotonda realizzato nel 1248. Questo edificio è ancora caratterizzato da un torrione cilindrico di 30 metri d’altezza 22 metri di diametro. La torre centrale e le sale collegate un tempo furono utilizzate come prigioni.
Bastioni

La cinta muraria di Aigues-Mortes è imponente e affascinante. Si tratta di un percorso che fonde insieme l’antico e l’ultra moderno, dopo la rivalutazione che ha portato il comune a dotare ciascuna torre di sale multimediali e collezioni museali relative alla storia della città.
I bastioni di Aigues-Mortes coprono un percorso murario di quasi due chilometri che forma un perfetto quadrato costellato di sei torri e ben dieci porte. Costruito nel XIII secolo, tra il 1268 e il 1280, questo sistema difensivo è oggi un importante percorso turistico che offre, oltre alle nozioni storiche e architettoniche, anche una serie di spettacolari panorami sulla città e i suoi dintorni.
Cappella dei Penitenti Bianchi
La confraternita dei Penitenti Bianchi si distacca a metà del XVII secolo da quella, originaria, dei Penitenti Grigi. Nel 1668 i Penitenti Bianchi sentono la necessità di avere una loro cappella e costruiscono questo edificio, in pietra, dalla forma semplice e austera, ma ricchissimo di decorazioni all’interno.
Utilizzata durante la Rivoluzione Francese come sede dei sans-coulottes, la cappella venne depredata di quasi tutto il mobilio originale e recuperata, come chiesa, soltanto nel XIX secolo.
Cappella dei Penitenti Grigi
Fondata nel 1605, sulle basi di una chiesa molto più antica, la cappella dei Penitenti Grigi prende il nome dalla omonima confraternita e fu completata tra il 1611 e il 1676. Gli abbellimenti interni e gli ampliamenti continuarono fino al 1700. Per quasi due secoli fu usata come sede delle cerimonie e delle sepolture della confraternita.
Depredata nel corso della Rivoluzione Francese, la cappella conserva solo due elementi originari: l’altare maggiore e la pala che lo decora. La cella campanaria fu aggiunta nel 1802.
Chiesa di Notre-Dame-des-Sablons
Questa chiesa è molto antica, più antica della cinta muraria di Aigues-Mortes. Fu costruita in stile gotico sicuramente a inizio XIII secolo, per volere di San Luigi re, prima che partisse per le crociate. La sua storia tormentata vide un saccheggio nel 1575, il crollo del campanile che distrusse anche parte dell’edificio nel 1634, la trasformazione in deposito e poi in caserma durante la Rivoluzione Francese, quando era appena stata ricostruita.
Fu riconsacrata solo nel XIX secolo, e restaurata secondo lo stile neoclassico del tempo. Nel corso degli anni sessanta del XX secolo, gli arredi interni ottocenteschi furono sostituiti con un mobilio semplice in stile medievale per ridare la originaria dignità alla chiesa. Molto belle, ancora oggi, le grandi vetrate istoriate che riempiono gli interni di luce e colore.
Piazza Saint-Louis
Accanto alla chiesa di Notre-Dame-des-Sablons si apre la piazza dedicata a Luigi IX: Place Saint-Louis. La bellezza della chiesa fa da cornice, insieme agli edifici settecenteschi, ad uno spazio alberato che oggi è sfruttato in funzione dei turisti e del relax dei cittadini di Aigues-Mortes.
Locali, negozi, caffè all’aperto ed eventi animano ogni giorno questa piazza che in estate è un’oasi di ombra e in inverno luogo di ritrovo nei momenti di pausa per tutti.
Saline

Situate a un chilometro appena dall’abitato di Aigues-Mortes, le saline sono le enormi vasche di acqua marina dalle quali si estrae il sale della Camargue. La particolarità di queste saline, a differenza di tante altre simili nel mondo, è che queste assumono una colorazione rosa che le rende eccezionali.
Il sale naturalmente è sempre bianco ma il colore rosato è legato alla proliferazione di microrganismi del tipo microscopico delle alghe, detti “dunaliella salina”, che coprono il fondo delle vasche e creano questa sfumatura particolare dell’acqua che contrasta in modo unico con le candide montagne tutto intorno. Le montagne di sale, in determinate occasioni, si possono anche “scalare” e da lassù ammirare le vasche rosa, la costa e la città in lontananza.
Torre di Costanza
Costruito nel XIII secolo, il bastione possente ha una forma cilindrica sormontata da una torretta cuspidata situata su un lato del terrazzo. Per diversi secoli fu usato come prigione, oggi invece è una delle principali attrazioni turistiche del sistema murario di Aigues-Mortes.
La Torre di Costanza è particolare perché non ha fondamenta: l’edificio di pietra infatti posa su enormi blocchi di legno che affondano nelle acque paludose, facendo di questa torre una vera e propria “palafitta”. All’interno due grandi saloni disposti su due piani ospitano oggi eventi culturali.
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Storia di Aigues-Mortes
Aigues-Mortes, come dice lo stesso nome, nasce su una vasta distesa di paludi e specchi d’acqua fangosi. Qui il mare entrava e si mescolava alla terra rendendo insalubre ogni insediamento per secoli. Gli abitanti della regione abitavano nei dintorni, vivendo di pesca e combattendo con diverse malattie causate dall’eccessiva umidità.
Nel 1240 il re Luigi IX, detto Il Santo, cercava uno sbocco sul Mediterraneo per velocizzare le partenze delle proprie navi crociate verso la Terra Santa; acquistò quindi le paludi dall’abbazia che ne era proprietaria e vi costruì un porto, situato a qualche chilometro dalla costa lungo un canale interno che lo rendeva anche protetto.
Il centro abitato si sviluppò di conseguenza intorno all’imbarco e alle fortificazioni che vennero costruite per difenderlo.
Nel 1481, quando la Provenza e Marsiglia divennero parte della Francia, il porto di Aigues-Mortes perse importanza e la città piombò di nuovo nell’abbandono e nel degrado.
Venne recuperata tra il XVI e il XVII secolo, quando le sue mura e i suoi bastioni vennero usati come prigioni e rivalutate anche come fortificazioni marittime.
Nel XIX secolo Aigues-Mortes divenne un centro fondamentale per l’economia della Camargue, grazie alla produzione del sale, che diede lavoro a molti uomini, tra cui immigrati italiani; proprio durante uno scontro tra locali e immigrati si verificò il massacro di Aigues-Mortes, con una feroce caccia agli italiani che causò forse 400 vittime.
Aigues-Mortes entra nell’era moderna come centro di pesca, di produzione del sale ma anche come nuova meta turistica che si è imposta sempre più, fino a diventare una proposta di vacanze molto richiesta.