La città di Marsiglia è conosciuta anche come come la “Napoli di Francia”, i motivi di questo accostamento sono diversi, ma tutti piuttosto validi: la città si presenta molto calorosa e con uno spirito indipendente e tra le strade spesso si parla un dialetto che è una vera e propria lingua locale, proprio come a Napoli.
Marsiglia è una città viva, passionale e piena di calore. Qui si trova la storia di Francia, l’arte, la cucina e una realtà multirazziale affascinante. La città è da approcciare senza pregiudizi, in modo da riuscire a godersela al meglio e più facilmente.
Cosa vedere a Marsiglia
La bellissima zona del porto va visitata obbligatoriamente: qui si trovano diversi musei, oltre alla Basilica di Notre-Dame de la Garde, che sorge su una piccola collina e che offre un meraviglioso scenario sulla città. Costruita in stile bizantino, la chiesa è un forte richiamo per migliaia e migliaia di turisti ogni anno. Poco vicino al porto c’è il Vieux-Port, una veduta spettacolare sul porto marsigliese.
Sempre rimanendo in zona, il porto è il luogo ideale dove trovare ristoranti che sapranno deliziarvi con piatti a base di pesce fresco. Gustose prelibatezze aspettano solo di essere assaporate, magari abbinandoci un buon vino francese!
Ovviamente la città offre anche molto altro, come Chateu d’If, una fortezza ex prigione che si trova, per l’appunto, sull’isolotto di If, composta da un castello con tre torri. Per chi ama lo shopping è possibile passeggiare per La Canebière, strada più famosa di Marsiglia, all’interno dell’omonimo quartiere.
Basilica Notre-Dame de la Garde
Con la sua torre svettante sfida il record dell’altezza, la Basilica di Notre-Dame de la Garde. Si trova infatti nel punto più elevato della città, a 162 metri, in cima a una collina da cui si gode un panorama mozzafiato e con i 60 metri in più alla punta del suo campanile, su cui campeggia una gigantesca statua della Vergine, supera addirittura i 200 metri in totale.
Fu edificata tra il 1853 e il 1864 sui resti di una antichissima chiesa duecentesca. Lo stile è neobizantino, infatti soprattutto all’interno richiama le chiese ortodosse dell’est. L’unica navata è coperta da una spettacolare volta a vele, con disegni geometrici su campo dorato formati da tasselli che richiamano i mosaici bizantini; l’altare principale si trova al centro dell’abside quadrato, in fondo alla navata, sotto una maestosa cupola.
Elevata al rango prestigioso di “basilica minore” a fine XIX secolo, per i marsigliesi, soprattutto per i pescatori, questa chiesa è un punto di riferimento costante dal mare. La statua della Vergine che domina dall’alto della torre viene chiamata affettuosamente la Bonne Mère, la Buona Madre.
Canebière
L’arteria principale di Marsiglia, la via del turismo e dello shopping, deve il suo nome alle immense coltivazioni di canapa che un tempo occupavano lo spazio oggi divenuto centro storico. La produzione di corde di canapa era infatti una delle risorse più fruttuose dell’economia marsigliese del passato e la via inizialmente tagliava proprio i campi coltivati per collegarli al mare, dove venivano imbarcati i carichi.
Dal XIII al XVII secolo, la via Canebière servì per i trasporti commerciali e militari verso i cantieri navali, il porto e i bastioni difensivi della costa. Dalla metà del Seicento, però, l’ingrandimento dei quartieri verso il mare trasformò questa via in un percorso cittadino, come è ancora oggi. Nel 1721 iniziarono i lavori di abbellimento urbano, con l’aggiunta di alberi, panchine, marciapiedi eleganti che rendevano ancora più raffinati i palazzi e le botteghe che man mano si alzavano intorno.
Oggi la via Canebière collega il Porto Vecchio con il quartiere della Réformés ed è lunga circa un chilometro. L’intera via si trasformò nel 1945 in una pista da ballo per festeggiare la fine della II Guerra Mondiale e lo stesso evento si ripete ai giorni nostri, di tanto in tanto, lasciando stupefatti i turisti. Lungo la via Canebière sorgono alberghi, ristoranti, negozi di ogni tipo e palazzi storici.
Cattedrale di Santa Maria Maggiore
Come molti altri monumenti di Marsiglia, anche la sua cattedrale è frutto di quel boom edilizio che caratterizzò il XIX secolo. Santa Maria Maggiore sorge infatti tra il 1852 e il 1890 sul sito di una vecchia chiesa medievale chiamata la Vieille Major (la “Vecchia Maggiore”) e sulle fondamenta paleocristiane di un terzo edificio sacro ritrovato di recente.
Pur essendo “moderna”, la cattedrale di Santa Maria Maggiore sfoggia un elegante stile neobizantino islamico con facciata bicroma (marmo verde e bianco) a due torri, abbellita da finestre bifore. Le tante cupole che caratterizzano l’edificio sono un chiaro richiamo all’oriente che però si coniuga con lo stile occidentale. Dentro ha forma di croce latina, suddivisa in tre navate, con gli stessi giochi di pietre bicrome dell’esterno ripetuti stavolta con i colori rosso e bianco; le decorazioni richiamano i mosaici orientali.
Questa grande chiesa, oggi basilica minore, misura 142 metri in lunghezza mentre in altezza raggiunge i 70 metri con il pinnacolo della cupola principale. Da ammirare, intorno al transetto, le cappelle che si aprono a raggera tutto intorno all’altare maggiore.
Centre de la Vieille Charité
Un complesso architettonico spettacolare, quello della “Vecchia Carità” di Marsiglia. Il palazzo, costruito nel XVII secolo e completato solo nel 1745, è un enorme quadrato costituito da tre piani di logge ad archi a tutto sesto che letteralmente fa da “cinta” alla chiesa della Vieille Charité.
La chiesa, di piccole dimensioni, sorge quindi al centro del cortile, in uno splendido stile barocco ed è abbellita da statue che rappresentano la Carità che accoglie i bambini. Anticamente, infatti, questo era un ospizio e un ricovero per la povera gente.
Oggi è un notevole complesso museale che ospita al proprio interno il Museo di Archeologia Mediterranea e il Museo delle Arti del Mondo, ma anche tanti eventi culturali temporanei e mostre itineranti.
Corniche Kennedy
Una delle strade più belle di Marsiglia, Corniche Kennedy prese questo nome nel 1963 dopo l’uccisione di John Kennedy, presidente degli Stati Uniti d’America. Tuttavia esisteva da molto tempo ed era da sempre uno dei percorsi panoramici più suggestivi di Francia. Grazie alle numerose curve che percorrono tutta la costa, si possono avere visuali diverse da diversi punti di osservazione della città e del suo mare.
Lungo il percorso della Corniche Kennedy si possono ammirare ville ottocentesche immerse nel verde, si può visitare il Parco Valmer, si incontrano il porticciolo di Vallon des Auffes e il monumento ai Caduti dell’Armata d’Oriente. E se ci si stanca, nessun problema perché sulla Corniche si trova “la panchina più lunga di Francia”: ricavata dentro il muretto di pietra che delimita la stessa via, corre per tutti i tre chilometri della sua lunghezza senza interruzione.
MuCEM
Il Museo delle Civiltà Europee e Mediterranee è un grande complesso museale che occupa 55.000 metri quadri e due edifici siti sul lungomare di Marsiglia. Il più antico è il Forte St Jean, che si collega al nuovissimo Centro Rudy Ricciotti tramite una passerella sospesa sul mare e lunga 115 metri; esiste anche un terzo edificio collegato al museo, che ospita una biblioteca, ma è situato nel quartiere di Belle de Mai.
Forte St Jean (XVII secolo) serviva un tempo a difendere il vecchio porto, mentre oggi le sue alte mura custodiscono edifici in pietra in cui sono allestite mostre temporanee, eventi culturali, concerti; il forte è sede anche del bar e del giardino botanico del museo.
Il Centro Rudy Ricciotti (J4) è formato da due modernissimi parallelepipedi di cemento incastonati l’uno nell’altro con rivestimenti lucidi oppure in vetro che riflettono la luce solare; qui oltre alle mostre e alle collezioni, si trovano spazi per i bambini, una biblioteca, un ristorante e un auditorium.
Il museo raccoglie collezioni d’arte e di storia legate ai popoli del Mediterraneo, europei ma non solo; le più importanti sono Galerie de la Mediterranée e la Mostra sulla Evoluzione di Marsiglia e della Provenza.
Porto Vecchio
Costruito dai Fenici nel VII secolo avanti Cristo tutto intorno alla insenatura naturale che lo caratterizza, il Vieux Port di Marsiglia ha servito la città a lungo. Si sviluppò durante il Medioevo, fu ampliato e fortificato tra il XV e il XVI secolo e rimase attivo fino al XIX quando, a causa dell’aumento del traffico e della stazza delle navi, si decise di costruire un nuovo porto, quello che oggi si chiama Gran Porto Marittimo. Al termine dei lavori, il traffico marittimo venne trasferito alla nuova struttura e il vecchio porto divenne un porticciolo turistico e un elegante centro per eventi culturali e mondani.
Attraversato un tempo da un ponte, che venne poi distrutto durante la II Guerra Mondiale, il Vieux-Port si collega a quello nuovo tramite una grande arteria, la Rue De La République. Il quartiere antico che lo circondava, abitato prevalentemente da ebrei, fu demolito durante le retate naziste e la desolazione che ne rimase nel dopoguerra fu lentamente cancellata con un lungo restauro tra il 1976 e il 2000; oggi alcuni edifici che si sono salvati, come La Criée (antico mercato del pesce), sono divenuti centri culturali, di spettacolo e di musica.
Quartiere Le Panier
Le Panier è il vero cuore antico di Marsiglia, fondato sul nucleo della città Greca del 600 avanti Cristo.
Si trova stretto tra il Vecchio Porto e la Cattedrale e comprende almeno tre aree: Hotel de Ville, Grands Carmes, La Joliette tutte occupate dai palazzi del potere cittadino. Tuttavia, il quartiere in sé è ricco di scorci affascinanti, legati ancora alla antica struttura tramite le vie strette, i cortili, le piazzette come Piazza Tredici Cantoni su cui si affacciava l’hotel che ospitò Giacomo Casanova.
Del quartiere medievale ebraico oggi resta ben poco, ma si è salvata la Echevin De Cabre (1535) attualmente uno degli edifici più antichi di Marsiglia. Il recupero turistico del quartiere è avvenuto dalla seconda metà del XX secolo ed è ancora in corso; vi si possono però già trovare bei negozi, botteghe, ristoranti, alberghi ed eventi culturali che si ricollegano a quelli del Vecchio Porto. Imperdibili i bellissimi murales che oggi lo decorano.
Riva Nuova
Un tempo era parte dell’insenatura del vecchio porto ma, avendo un fondo paludoso, pian piano si prosciugò e divenne un acquitrino di fanghi malsani. Venne bonificato nel XVII secolo e sulla nuova riva ottenuta si costruirono gli arsenali e le aziende di saponifici.
Tra il XIX e il XX secolo anche questo lato del Porto Vecchio è stato recuperato e rivalutato in termini turistici. Oggi diversi locali sorgono tra viali alberati, piazzette e negozi di souvenir con vista porto.
Attività da fare a Marsiglia
Prenotazione sicura, facile e rapida, prezzi vantaggiosi e assistenza clienti in italiano.
Storia di Marsiglia
Marsiglia nacque come Focea, fondata da popolazioni di origine greca nel 600 avanti Cristo. Dopo gli iniziali scontri con i Liguri che all’epoca abitavano queste coste, le due popolazioni si mescolarono e fu questo ambiente misto che incontrarono i Romani quando entrarono nel porto circa due secoli dopo.
Marsiglia rimase romana a lungo, fino al V secolo dopo Cristo quando cadde nelle mani dei Visigoti; seguirono poi la dominazione dei Franchi e quella degli Arabi che si concluse verso la fine del X secolo con il ritorno dei Cristiani.
Da allora Marsiglia fu retta dai Conti di Provenza, sotto i quali la città visse un lungo periodo di epidemie, guerre e povertà che portarono a numerose rivolte.
Non andò meglio nei secoli successivi, con la peste che ridusse la popolazione della metà tra il 1348 e il 1360 e con i continui assalti degli Spagnoli che caratterizzarono il passaggio tra il XIV e il XV secolo.
Nel 1481 Marsiglia divenne parte del Regno di Francia. Gli attacchi e i problemi non finirono certo così, ma la protezione di un regno forte consentì opere di difesa e fortificazione che ridussero i pericoli nel tempo.
Grazie allo sviluppo del porto voluto da Napoleone, tra il XIX e il XX secolo Marsiglia poté recuperare una buona situazione economica e demografica e oggi è in pieno fermento artistico e culturale, per rinascere da un Novecento che ha rischiato di demolirla ancora una volta.
Ribelle da sempre, infatti, la città è divenuta un grosso centro della criminalità organizzata dagli anni venti del XX secolo fino quasi agli anni ottanta. Attualmente il fenomeno si è molto mitigato e il nome di Marsiglia è finalmente famoso per gli eventi turistici e non più per le bande armate.