Isole Shetland

Le Isole Shetland, appartenenti alla Scozia, si trovano nel cuore del Mare del Nord che contribuiscono a dividere dall’Oceano Atlantico, poche sono le isole abitate e la maggiore è Mainland.

Un centinaio di isole dove la costa frastagliata offre dei paesaggi davvero incantevoli e dove si possono ammirare caratteristici fiordi e sculture di sasso modellate dal vento.

Un paradiso terrestre a metà strada tra Scozia e Norvegia, attualmente solo 12 isole sono abitate e quella più grande è Mainland, dove si trova anche il capoluogo Lerwich. Le altre isole da visitare sono Bressay, Burra, Fetla, Vaila, Unst, Yell, Roe, Papa Stour, Trondra e Whalsay.

Cosa vedere alle Isole Shetland

Diversi siti archeologici e naturali rendono le Isole Shetland molto affascinanti per i turisti, in particolare vanno segnalati il Muness Castle, e i siti archeologici di Jarlshof e Old Scatness.

Queste isole vantano un patrimonio storico artistico di tutto rispetto: dalle abitazioni uniche ai capolavori di architettura come la Torre Mousa Broch che si trova sull’omonima isola. Chi ama la natura, deve visitare Unst, un luogo meraviglioso dove praticare birdwatching.

Calders Geo

Una stretta insenatura molto più simile a un fiordo, Calders Geo si trova lungo le scogliere occidentali di Eshaness. Durante le mareggiate, il mare entra in profondità dentro questa gola e invade alcune cavità rocciose che si aprono sulle sue pareti. Tra queste, la più interessante è una grotta profondissima (più di 20 metri), la cui superficie misura 5.600 metri quadri, cosa che la rende la grotta naturale più grande della Gran Bretagna.

Per misurarla, i geologi hanno dovuto usare laser e ultrasuoni perchè calarsi al suo interno è molto pericoloso: basta infatti una sola onda più alta della media per allagarla totalmente e causare l’annegamento di chi vi si trova dentro.

Eshaness

Le grandi scogliere di Eshaness (scritto, a volte, Esha Ness) si aprono sul lato occidentale della penisola di Northmavine, sull’isola Mainland. Sono il residuo evidente di lave esplosive risalenti a miliardi di anni fa, forse i resti di un antichissimo stratovulcano ormai scomparso.

Le scogliere di Eshaness sono molto interessanti per via di alcune spettacolari particolarità geologiche, come il fiordo di Calders Geo, o gli “sfiati” di Scraada Holes: dei buchi che si aprono nel terreno fino a raggiungere il mare, il quale può schizzare fuori da essi anche se si trovano a oltre 300 metri dalla linea di costa!

Da ammirare lungo le Eshaness, anche: il vecchio faro del 1929, i massi giganti lanciati sulla costa dalle potenti mareggiate, il cimitero di Cross Kirk, i resti di sepolcri neolitici, il Tangwick Haa Museum nel paesino di Tangwick.

Fair Isle Bird Observatory

L’osservatorio per uccelli di Fair Isle fu costruito nel 1948 per dare un rifugio e anche un centro informativo ai tanti studiosi di volatili che si recavano, da sempre, su quell’isolotto. L’arte del birdwatching infatti potrebbe essere nata qui, dato che si osservano e studiano gli uccelli fin dal 1905; soltanto dopo la seconda guerra mondiale però si riuscì a edificare il grande rifugio di legno, presto affiancato da altre case sistemate sulla rotta delle grandi migrazioni di uccelli.

Purtroppo nel 2019 un devastante incendio ha raso al suolo proprio il quartier generale dell’osservatorio, per fortuna però non è riuscito a distruggere il prezioso archivio lì custodito. La ricostruzione sarà lunga ma i dati raccolti dagli studiosi sono al sicuro.

Jarlshof Prehistoric and Norse Settlement

Nel XIX secolo, una pesante tempesta di mare fece saltare parte della superficie del promontorio vicino al villaggio di Sumburgh; da quei “buchi” emersero delle strane sepolture dalla forma tondeggiante affiancate da resti di case e altri oggetti molto antichi.

La zona, ribattezzata Jarlshof da un termine coniato dallo scrittore Walter Scott (significa “le case del padrone”), ha visto quasi un secolo di scavi che hanno riportato alla luce villaggi dell’era del bronzo e dell’era del ferro. Tra i ritrovamenti è emerso inoltre un villaggio di epoca vichinga (Norse Settlement).

Lerwick

Il capoluogo delle isole Shetland è Lerwick: fondata nel IX secolo dai Vichinghi, rimase sotto il dominio dei norvegesi per secoli, fino al 1472 anno in cui passò alla Scozia. Tra i monumenti da ammirare in città: Fort Charlotte, avamposto difensivo del Seicento; il Municipio; Boed of Gremista ovvero la riproduzione di un’antica casa di pescatori del XVIII secolo che oggi ospita il Museo del Tessuto.

Un altro museo interessante è il Museo delle Shetland che contiene anche gli archivi storici fin dai tempi dei Vichinghi.

Borch of Clickimin è invece una costruzione preistorica tondeggiante utilizzata anche dai Vichinghi e dai Romani come testimoniano i tanti ritrovamenti al suo interno; data la posizione predominante veniva usata per lo più come torre difensiva.

Da non perdere la Croft House, costruzione in pietra del XIX secolo che ospita un museo della tradizione contadina locale.

Riserva Naturale Nazionale di Hermaness

Hermaness è il punto più settentrionale della più settentrionale delle isole abitate di Shetland, Unst. L’altopiano si affaccia direttamente sul mare, con pareti rocciose che forniscono riparo a decine di specie di uccelli migratori e non. Questo il motivo per cui nel 1955 è stata fondata la Riserva Naturale Nazionale che mira a proteggere questo habitat da ogni eccessiva presenza umana.

Tra i tanti volatili che nidificano qui ogni anno: migliaia di sule, urie, marangoni dal ciuffo, gabbiani, gabbiani reali e gazze marine; ma anche il chiurlo, l’allodola e il passero di montagna trovano posto qui, per lo più nella brughiera più interna rispetto alla costa ventosa. A mare, al largo del promontorio, nuotano balene e delfini.

Sandness Hill

Sandness Hill è la parte più elevata delle isole Shetland occidentali e si affaccia sull’isolotto di Papa Stour. Il piano erboso si interrompe all’improvviso dove inizia la scogliera frastagliata e proprio le formazioni rocciose che si possono ammirare lungo il sentiero che scende verso il mare, le Deep Dale Rocks, sono il principale monumento del posto.

Scendendo e risalendo il sentiero si può godere continuamente del panorama sulle onde del mare che si abbattono sulla scogliera.

Shetland Museum and Archives

Il museo si trova nei magazzini di stoccaggio restaurati (XIX secolo) del molo principale di Lerwick, i quali hanno assunto una interessante forma moderna con le recenti aggiunte architettoniche. Dentro, gallerie e stanze custodiscono reperti storici, documenti e cronache di vita quotidiana delle isole.

Si possono ammirare in questo museo i merletti, i tessuti tipici delle isole, le rocce e i reperti trovati negli scavi archeologici e anche elementi tecnologici (il primo telefono dell’arcipelago) che parlano della evoluzione umana alle Shetland.

South Mainland

La parte meridionale dell’isola principale delle Shetland, South Mainland, è la zona più montuosa anche se le alture sono semplici colline.

Si estende dalla regione a sud di Lerwick fino a Sumburgh, cittadina dominata da un bellissimo faro bianco; rispetto alla parte nord dell’isola, questa zona è anche più riccamente coltivata, grazie alla terra più fertile e alla presenza di piani sabbiosi e di poche rocce; i litorali qui sono fatti di sabbia fine e non è raro trovare bellissime conchiglie tra le dune.

I villaggi hanno conservato l’aspetto medievale, con le loro casette di pietra, i campi e i giardini spesso dominati da bellissimi mulini. Alcuni abitanti sono dediti anche alla pesca, da queste parti, e vanno in mare con particolari imbarcazioni a doppia estremità che rispecchiano antichi modelli vichinghi.

St Ninian’s Isle

St Ninian è una piccola isoletta creata dalle maree sorge poco al largo della costa ovest dell’isola di Mainland; era anticamente una sede ecclesiale cristiana. La particolarità odierna di St Ninian è il tombolo che la collega alla costa di Mainland: un cordone di sabbia creato dalle onde, e in continuo cambiamento, che a volte appare in superficie e a volte viene sommerso.

Al santo locale, San Ninian di Galloway, è dedicata sia la chiesa moderna che l’antica cappelletta del XII secolo, di cui oggi restano poche rovine. Sull’isola di St Ninian, nel 1958, alcuni archeologi trovarono, sotto una lastra nella vecchia chiesa, un incredibile tesoro di argenti databili all’800 dopo Cristo.

Sumburgh Head

Il punto più a sud di Mainland è Sumburgh Head, una scogliera alta 100 metri a picco sul mare. Sulle sue pareti rocciose nidificano moltissimi uccelli marini e alcune webcam recentemente installate consentono di vederli arrivare e partire durante le stagioni.

Non lontano da Sumburgh Head sorge l’aeroporto delle Shetland, che collega le isole ai principali aeroporti della Scozia; il sito archeologico di Jarlshof sorge anche esso a poca distanza dal promontorio. Chi si affaccia da Sumburgh Head può anche ammirare balene e delfini che nuotano liberamente vicinissimi alla riva.

Voe

Voe è un villaggio situato nell’area parrocchiale di Delting, a Mainland Island. Se si vuole vedere come erano le Shetland nel passato, si deve venire a Voe, camminare per le stradine battute dal vento, tra le casette colorate, ed entrare nel piccolo panificio, nel Piccolo Negozio delle Stranezze; e magari mangiare nel delizioso ristorante del molo.

Attività da fare alle Isole Shetland

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Storia delle Isole Shetland

Le Isole Shetland furono a lungo conosciute come “isole dei gatti” ma i felini non c’entrano nulla. I “Cats” erano una tribù insediata in Scozia da lungo tempo, al punto che molti luoghi sono denominati ancora oggi con questo nome (cat, caith, cats), e le Shetland erano tra questi; dal nome antico “Innse Cats” si passò quindi al latino Catlandensis poi storpiato in Haetlandes e Shetlands.

Nel VII secolo l’arrivo dei missionari cristiani che avevano già convertito la Scozia e l’Irlanda portò nuova cultura e nuova lingua nell’arcipelago; l’invasione vichinga del IX secolo sottomise le isole al dominio della Norvegia per ben cinquecento anni.

Nel 1472 le Isole Shetland furono infine annesse alla Scozia come risarcimento per il mancato pagamento della dote di Margherita di Danimarca, data in moglie a Giacomo III Stuart; nei secoli successivi la Norvegia fece diversi tentativi per “ricomprarle” ma invano.

Il legame con la Scandinavia però è da sempre molto forte, negli isolani, infatti durante la seconda guerra mondiale proprio dalle Shetland partirono navi clandestine che aiutarono molti norvegesi a fuggire dalla occupazione nazista; questa missione venne soprannominata The Shetland Bus.

Nel corso del XX secolo le Isole Shetland sono state riscoperte come località turistica, specie per chi ama il turismo legato alla natura, nello specifico all’osservazione di pesci e uccelli.


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