Lloret de Mar

Lloret de Mar è una località balneare spagnola salita alla ribalta negli ultimi anni grazie alla sua vita mondana.

È una delle mete più rinomate e frequentati dai giovani d’Europa, vogliosi di divertirsi ed accontentati dai tantissimi locali, discoteche ed una vita notturna decisamente esagitata. Lloret de Mar è il simbolo dell’autonomia e dell’emancipazione che convive con un certo rispetto e un’attenta conservazione delle tradizioni.

Chiunque scelga questa meta per il suo viaggio si deve aspettare un centro autonomo della Catalogna, anzi, più precisamente della Costa Brava, perfettamente integrato in un contesto tutte europeo dove però la stabilità del sedimentarsi dei secoli passa tutt’altro che inosservata. A consolidare questo concetto è anche la presenza di musei dedicati alla coltura rurale.

Che significa questo? In una terra ricca di vegetazione e mare, dove dunque le due attività che hanno permesso la sopravvivenza della città sin dai tempi più antichi sono sempre state l’agricoltura e la pesca. Farle cadere nell’oblio vorrebbe dire rinnegare e cancellare le proprie origini, le radici che hanno consentito lo sviluppo economico, dando vita al settore terziario che adesso è fiorente, ovvero quello del turismo. Gli avvenimenti sono così collegati che disgiungerli sarebbe equiparabile ad essere figli di nessuno, una terra senza passato difficilmente ha un futuro.

Lloret de Mar, il cui nome deriva dal latino Lauretum che significa alloro è stata dominata dai Fenici, dai Romani, ha vissuto tutto il declino medievale, ha lottato per acquisire la sua autonomia in una nazione come la Spagna che da anni si trova a fronteggiare queste volontà indipendentistiche.

Questa è una città che si dà da fare, ingegnosa e anche pragmatica. Ad esempio c’è una famosa discoteca che si è fatta produrre una bevanda dalla Red Bull che porta il nome e il packaging specifico del locale, questo ha un importante valore a livello economico, di attrattiva turistica e di pubblicità. Si può chiamare mossa di marketing, ma indubbiamente denota lo spirito innovativo e la propulsione di Lloret de Mar.

Il vantaggio di un posto così è che è facilmente raggiungibile dall’Italia con un aereo. Il vicino aeroporto di Girona è scalo di numerosi voli low cost e tra l’aeroporto e Lloret ci sono soltanto 35 chilometri, una distanza percorribile in poco tempo, sia in autobus che in taxi. Inoltre, essendo un posto molto piccolo, non serve l’auto per godersela, ci si può spostare a piedi e permettersi ogni tanto di alzare anche un po’ il gomito.

Per questo Lloret de Mar viene scelta spesso per occasioni come gli addii al celibato, perché è comoda e pronta ad accogliere gruppi nella miriade di pensioni sparse lungo le vie principali parallele al mare, la calle de Joan Durall e il Paseo de Cinto Verdaguer.

Cosa vedere a Lloret de Mar

Le stradine interne della città sono tutte completamente bianche e sono state adibite a mercato dove si può trovare un po’ di tutto, a metà tra un bazar e dei negozietti, il giro è piacevole e rilassante, si possono passare un paio d’ore all’insegna dello shopping, occhio a scegliere bene perché i prezzi non sono eccessivi, ma bisogna considerare che resta pur sempre una meta turistica quindi meglio non farsi prendere da manie compulsive e valutare attentamente se ne vale la pena.

La visita a Lloret de Mar è consigliata in primavera per le famiglie, ci sono prezzi speciali, è possibile prenotare quadruple a costi ridotti e si evita il baccano che c’è nel mese di agosto. Questa località è rinomata per un certo turismo sfrenato, disinibito volto ai piaceri carnali per dirla tutta, in realtà in qualunque posto uno voglia andare può dedicarsi a questo stile di vita, se è quello che preferisce; la variabile diventa la densità di popolazione giovanile, dunque persone appartenenti alla stessa generazione che si possano conoscere.

Insomma, Lloret de Mar si trova in Spagna ma non si può dire che la rappresenti con completezza perché resta comunque una meta prettamente turistica, ha la sua storia e la sua cultura che vanno senza dubbio approfondite, ma il cavallo di battaglia resta sicuramente la condivisione giovanili immersa nel divertimento.

Questo non significa certo che i meno giovani non possano andarci, perché il mare è comunque limpido e bello, le spiagge ben attrezzate e spostandosi un po’ sulla Costa Brava si potranno vedere altre località davvero caratteristiche. La vita notturna funziona un po’ come nelle altre città di questo genere, un via vai continuo tra un locale e l’altro, i PR che sponsorizzano determinati posti e l’alcool come elemento base. La Costa Brava è da sempre meta di giovani e giovanissimi, a caccia di avventure e divertimento.

Non a caso “brava” in spagnolo significa “fiera, feroce“. La fama di cittadine come Lloret de Mar, che da piccolo villaggio è diventata improvvisamente una Las Vegas in miniatura, si estende ormai in tutta Europa. Ogni estate i turisti invadono i suoi hotel, bar e discoteche, pronti a non dormire mai per seguire la “fiesta“.

Queste sono i principali locali notturni e discoteche di Lloret de Mar: Discoteca Bier Keller, Discoteca Broadway, Discoteca Bumpers, Discoteca Don Carlos, Discoteca Fame, Discoteca Flamingo, Discoteca Hollywood, Discoteca La Campana, Discoteca Londoner, Discoteca Magic Park, Discoteca Moby’s, Discoteca Moef Ga-Ga, Discoteca Music Niki Tam’s, Discoteca Nova Orleans, Discoteca Revolution, Discoteca Rockefeller’s, Discoteca Saint-Trop, Discoteca Taberna Mercedes, Discoteca Texas Saloon, Discoteca Tropics, Discoteca Univers, Discoteca Zodiac, La Boule Sala de Festes (Casino de Lloret), Macro Disco Colossos, Sala de Festes Gran Palace, Sala de Festes Palas Atenea, Sala de Festes Rosa Mar.

Lloret de Mar è un luogo dove non ci si annoia mai, dove il bello comincia all’ora del tramonto, quando i locali cominciano a popolarsi, dopo un “intenso” giorno di spiaggia. Tantissime le mete nelle vicinanze, raggiungibili anche in treno, dalle spiagge di sabbia chiara di Sant Pol da Mar (occhio a dove vai se non ti piace praticare il naturismo) alla bella Barcellona, distante 60 chilometri, capitale morale e amministrativa della Catalunya, dove ad ogni angolo è possibile trovare cultura e, tanto per cambiare, divertimento.

Castello Sant Joan

Questo castello coincide con la nascita stessa di Lloret de Mar. Infatti, nel secolo XI, questa grande fascia di costa denominata Loredo divenne possedimento del signore Sicardis De Lloret e dopo di lui venne suddivisa tra i suoi due figli maschi, le cui famiglie e discendenti la dominarono alternativamente fino al 1218.

Il castello venne costruito proprio per consentire la residenza e il dominio di queste famiglie sul territorio e per difenderlo dagli attacchi nemici, specie dalle incursioni provenienti dal mare. Dal XIII secolo in poi il castello finì nelle mani di decine di signori feudali finché non furono i cittadini stessi di Lloret de Mar a richiederne la proprietà esclusiva, ottenendola nel 1790.

Distrutto durante la guerra contro i Britannici, nel XIX secolo, fu recuperato solo alla fine del secolo successivo, ricostruendone il torrione centrale tra i ruderi, con lavori che si sono protratti fino ai primi anni duemila. Oggi del castello si può ammirare solo il mastio restaurato, ma salire a visitarlo è ugualmente emozionante non fosse altro per il panorama da sogno che si gode dalla collina.

Chiesa Sant Romà

I suoi campanili svettanti che culminano in guglie coloratissime la fanno sembrare una moschea, o un tempio ortodosso, ma la bellissima chiesa di Sant Romà è in realtà un edificio di origine gotica che risale al XVI secolo. Inizialmente era molto più piccola, con una sola navata, ma durante i restauri del XVII secolo venne ampliata con le navate e le cappelle laterali.

La rivoluzione architettonica avvenne però tra il XIX e il XX secolo quando la chiesa venne restaurata secondo uno stile “modernista” che trasformò alla radice anche la facciata: l’antico gotico venne “mascherato” da questo stile arabeggiante tipico delle stravaganze di fine Ottocento. Molti sono gli elementi “modernisti” anche all’interno: le cappelle, il battistero, alcune statue; restano invece a ricordo del passato la pala d’altare del 1541 e alcuni mosaici di grande pregio.

Cimitero Modernista

Conosciuto anche come “Cimitero Modernista degli Indianos”, perché finanziato con i proventi di molti cittadini catalani emigrati in America, il cimitero comunale di Lloret de Mar è un monumento importante e bello quanto i palazzi e le chiese del centro storico. Passeggiare tra le tombe e i mausolei qui è emozionante, perché si ammirano arte contemporanea e architettura moderna di grande interesse.

Fu iniziato nel 1896 e inaugurato il 2 novembre del 1901, per la sorpresa e lo scandalo degli allora pochi (4.000) abitanti di Lloret; ma il richiamo artistico fu globale e presto i migliori architetti e designer fecero a gara per progettare e edificare tombe dalle forme più strane.

Oggi questo cimitero è una attrazione turistica senza pari, dove si possono ammirare lavori di nomi come Josep Puig i Cadafalch, Antoni M. Gallissà i Soqué, Lluis Llimona, Vicenç Artigas i Alberti, Bonaventura Conill i Montobbio, Ismael Smith e chissà quanti altri ancora, in futuro, parteciperanno al suo continuo abbellimento.

Giardini di Santa Clotilde

Progettati e realizzati tra il 1919 e il 1921 dall’architetto Nicolau Maria Rubio i Tudurí, questi giardini posti sul fianco della collina che domina Lloret de Mar dovevano onorare Clotilde, moglie del marchese di Roviralta e per questo hanno un sapore romantico e affascinante.

L’architetto si ispirò chiaramente al modello del “giardino italiano” ma arricchì ogni viale con specie di piante e di alberi da ogni parte del mondo, tanto che ancora oggi i Giardini di Santa Clotilde sono considerati uno dei parchi botanici più belli d’Europa.

Attualmente, pur essendo proprietà privata, i giardini sono visitabili con pagamento di un biglietto di ingresso; passeggiare tra i viali verdeggianti, con le statue delle sirene a doppia coda che spiano da ogni anfratto, tra scalinate, panche di pietra, colonne e balaustre è una sensazione da vivere. In più, a completarne la bellezza, il panorama delle spiagge di Lloret che si gode dal belvedere.

MOLL

Forse è stato uno dei primi “musei diffusi” del mondo, quello di Lloret de Mar noto a tutti come il percorso del MOLL. Il MOLL (Museu Obert de Lloret) è in realtà un itinerario che attraversa tutta la città e che porta il turista ad ammirare ciascun monumento, secondo una “guida” prestabilita.

La città stessa è il suo MOLL, e passeggiando per i vari “punti di interesse” si possono ammirare il Museo Marittimo, lo Es Tint (lega dei pescatori), il centro storico della città con la chiesa di Sant Romà, il castello di Sant Joan, i Giardini Santa Clotilde, il Cimitero Modernista e altre bellezze tra chiese, palazzi, punti panoramici. Pur essendo un museo aperto, il MOLL ha comunque una sede, proprio nello stesso palazzo del Museo Marittimo, dove vengono prenotati anche i tour guidati.

Museo Can Font

Questa palazzina del 1877 non sembra colpire, a prima vista, con la sua sobria facciata neoclassica. La sorpresa coglie i visitatori una volta all’interno, in quella che fu per anni la residenza di Nicolau Font i Maig e che oggi è divenuta invece un museo civico: gli interni infatti sono una festosa espressione del miglior stile modernista.

Un piano terra romboidale e altri due piani si attorcigliano intorno alla scalinata centrale, mentre le ricche decorazioni ad ogni livello sono un insieme di stucchi, graffiti, mosaici e ceramiche. Da ammirare certamente la scalinata elegante, i variopinti mosaici dei pavimenti, l’arredamento, le vetrate e soprattutto gli stravaganti bagni, tutto finanziato con i proventi dei ricchi concittadini emigrati in America.

Museo del Mar

Il Museo Marittimo di Lloret de Mar è situato nella palazzina che fa da sede fisica anche al MOLL ed è una delle collezioni che fanno parte, di fatto, del percorso del museo aperto. Suddiviso in cinque sezioni, cura la raccolta di oggetti e foto relative a Figli del Mare, Mediterraneo, Porta dell’Oceano, le Navi di Lloret e Oltre la Spiaggia.

Il racconto parte dal rapporto della città di Lloret col mare, per proseguire poi col ricordo dei suoi commerci navali, della pirateria, e con le colonie, i grandi viaggi di esplorazione, i tipi di battello utilizzati; infine, come è cambiato il mondo del mare oggi. Imperdibili la Sala dei Velieri, il mobilio della casa e i ritratti e la storia dei Garriga, la famiglia di emigranti che fece costruire la palazzina lasciando in eredità il muse, a fine XIX secolo, alla città.

Plaça de la Vila

Il salotto della città, Plaça de la Vila è la piazza sulla quale si affaccia il Municipio, nella sua austera bellezza ottocentesca. Circondata su tre lati da alberi di palma, la piazza è un lunghissimo rettangolo che corre parallelo alla vicina spiaggia e ospita numerosi locali turistici, bar, pub, ristoranti e negozietti.

Funziona sia da luogo di ritrovo che da luogo di passeggio, divenendo nella sua forma una sorta di lungomare pedonale.

Spiagge

Sono l’attrazione principale di Lloret de Mar e il suo vanto più importante. Le spiagge di Lloret sono davvero tante e sarebbe impossibile nominarle tutte, ma le più famose, quelle che sono entrate nel cuore di milioni di turisti, sono sei.

Playa Lloret, la spiaggia del centro cittadino, quella che corre dietro il lungomare per oltre un chilometro, è attrezzata con comodi lidi su una larga striscia di sabbia dorata.

Fenals è la spiaggia più turistica, 700 metri di sabbia che collegano la città e la sua immediata periferia; situata ai piedi del castello, è costeggiata da una bellissima area verde.

Boadella è una spiaggia più piccola e meno accessibile (si deve lasciare l’auto a 200 metri dal lido) ma anche una delle più belle in assoluto, circondata da pinete, rocce selvagge e dai Giardini di Santa Clotilde; fronteggia un mare profondo e ricco di bellezze sommerse per chi ama le immersioni.

Santa Cristina, la spiaggia che termina vicino alla omonima chiesa, è anche una delle più pulite e selvagge di Lloret; la spiaggia si completa con il lido Treumal e la sua pineta; infine si arriva a Canyelles, già fuori città e in un ambiente più roccioso ma altrettanto bello.

Sono spiagge più piccole ma molto romantiche anche le calette di Banys, Morisca, Tortuga, Caleta, La Gran e decine di altre, come piccoli gioielli del mare sparsi lungo la costa più bella di Spagna.

Water World

Water World di Lloret de Mar è il più grande parco acquatico d’Europa, dato che occupa una superficie di 140.000 metri quadri immersi nel verde e pieni di attrazioni legate al mare e all’acqua in generale. Qui si possono vivere emozioni oltre il limite, con scivoli giganti, scivoli “kamikaze”, piscine, mare finto, rafting artificiale e surf artificiale su onde create ad arte.

Non mancano ovviamente spettacoli ricchi di colore e sorpresa, specie in estate, mentre sono tanti, e tutti ottimi, i servizi di ristorazione e accoglienza al turista.

Attività da fare a Lloret de Mar

Prenotazione sicura, facile e rapida, prezzi vantaggiosi e assistenza clienti in italiano.

Storia di Lloret de Mar

La porzione di costa su cui oggi sorge Lloret de Mar era popolata da molti secoli, già prima che si formasse la città. Sono state trovate tracce di abitazioni di epoca Iberica e Romana e proprio dalla lingua latina dei Romani la cittadina prende il nome, “lauretum”, bosco di alloro; un villaggio di nome Lauredo compare nelle cronache dell’anno 996.

Soggetto a continue invasioni, il primo centro abitato sorse tutto intorno alla prima chiesa, Les Alegries, situata nell’interno, a sei miglia dal mare.

Lo scopo era quello di proteggere il centro comunitario più importante, ma nonostante gli sforzi a causa di continui attacchi (in particolare dell’invasione saracena) la cittadina venne conquistata; dopo il XV secolo, quindi, la popolazione si spostò verso la località dove oggi sorge la Lloret moderna.

Per circa tre secoli, Lloret de Mar fu un importante centro commerciale marittimo, grazie a un porto oggi non più esistente e ai continui viaggi da e verso le Americhe, testimoniati dai tanti palazzi, chiese, ricchezze ancora oggi visibili in città.

Fu solo a inizio XX secolo che le prime “case di villeggiatura” di ricchi catalani sorsero lungo le spiagge di Lloret, favorendo l’avvio della nuova industria turistica che ha trasformato questo centro nella grande attrattiva che è tutt’ora; l’unico periodo di crisi si registra durante la Guerra Civile Spagnola, presto superato dagli anni sessanta in poi.


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