Merano

La città di Merano, seconda città più grande dell’Alto Adige, sorge in una valle sempre rivolta verso sud, caratteristica che la rende particolarmente florida, in quanto il clima è decisamente più mite del resto della regione.

Non solo il sorgere in una conca, ma anche l’esser protetta dai monti del Parco Naturale Gruppo di Tessa aiuta Merano a proteggersi dai venti freddi del nord, lasciando proliferare una vegetazione mediterranea, ai limiti del tropicale. In questo clima piacevole e accogliente, la città ospita numerosi visitatori, attratti non solo dalle caratteristiche climatiche, ma anche da un centro storico ricco di monumenti e luoghi di alto interesse artistico e culturale.

Molto rinomate sono le Terme di Merano, progettate dall’architetto Matteo Thun in un parco di 50.000 metri quadri, con ben 25 piscine, tra quelle interne e quelle esterne. Merano è un luogo pieno di vita, dove numerosi eventi sono organizzati per intrattenere abitanti e turisti. Il festival “Le Settimane Musicali”, ad esempio, dedicato alla musica classica, è un esempio d’eccellenza, ma altrettanto interessanti sono il Merano Jazz o le sagre, come la Festa Dell’Uva o l’evento enogastronomico per antonomasia: il Winefestival & Culinaria.

Ulteriori segnalazioni vanno fatte per il MeranoFlora, importante mostra di fiori, o il Merano Arte, rassegna dedicata all’arte moderna e contemporanea. Merano è il luogo ideale per rilassarsi e vivere giornate indimenticabili.

Cosa vedere a Merano

La Piazza del Duomo che ospita, oltre al Duomo di Merano, la Cappella di Santa Barbara che sorge alle spalle dello stesso e il Palazzetto Steinachheim, costruito tra il 1675 ed il 1680, questi edifici sono solo una parte dell’importante storia di Merano a cui i visitatori possono interessarsi.

L’attuale centro storico della città è invece rappresentato da Via dei Portici, un tempo centro di commerci ed oggi luogo dove la città vive pienamente le sue giornate, tra boutique e negozi d’ogni sorta. Da segnalare è anche il gotico Castello Principesco e le varie chiese che impreziosiscono ulteriormente il territorio.

Castel Trauttmansdorff

Antico castello di Merano, sorse nel Trecento con il nome di Neuberg Schloss. Duecento anni più tardi fu acquistato, insieme a due altri castelli della zona, dalla famiglia Trauttmansdorff che lo fece ampliare e lo abitò per circa due generazioni, prima di lasciarlo per trasferirsi in Stiria nel proprio palazzo di città. Il castello rimase abbandonato a se stesso e nel corso del XVIII secolo cominciò a crollare, un pezzo per volta.

Fu recuperato in extremis da un discendente dei Trauttmansdorff, il Conte Joseph, il quale nel 1846 lo fece restaurare e ricostruire per farne una delle sue residenze estive; il tocco di novità donato dal nuovo proprietario si vede nello stile, neogotico, tipico del tempo. Nel 1870 il castello ospitò l’imperatrice Sissi d’Austria, giunta apposta per le cure termali, e fu proprio grazie a lei che Merano divenne una meta turistica e lo è rimasta fino ad oggi.

Alla morte del Conte Joseph il castello fu venduto a diversi proprietari che lo ampliarono ulteriormente, aggiungendo nel primo Novecento anche il bellissimo giardino.

Utilizzato come caserma militare durante le due guerre mondiali, dagli anni cinquanta ai settanta del XX secolo divenne sede dell’Associazione Nazionale Combattenti finché nel 1977 non passò alla Provincia di Bolzano che lo ha trasformato in museo: oggi ospita infatti il Touriseum, il museo del turismo. Nel 2001 i giardini del castello divennero Giardino Botanico Comunale.

Cinema Natura Knottnkino

A Merano esiste un luogo in cui ci si accomoda in poltrona per ammirare il cielo, il sole o un temporale in arrivo, le aquile che volano. Insomma, la natura. Il Cinema Natura Knottnkino si trova in cima allo Rotsteinknott, un gigantesco sperone roccioso antichissimo (migliaia di milioni di anni) che un tempo era un vulcano. Si erge oggi isolato, circondato da vallate, con le alte montagne dell’Alto Adige situate di fronte e natura selvaggia tutto intorno.

Sulla sua cima, l’artista Franz Messner ha creato una installazione unica al mondo formata da 30 sedie di legno, simili a quelle delle gallerie cinematografiche, sistemate davanti allo strapiombo. Chi si siede su di esse, invece dello schermo, ammirerà il panorama con “il film della natura” che cambia costantemente. Dalla quiete del Cinema Natura Knottnkino, lo sguardo spazia dalla Valle dell’Adige ai monti Lucco, Ortles, Tessa fino alla Val d’Ultimo e alla stessa Merano sottostanti.

Fiume Passirio

Fin dal XIX secolo, lungo il fiume Passirio sono state create aree di relax, percorsi pedonali e attrattive che nel corso degli anni (e di quasi due secoli) si sono man mano evoluti. Si passeggia lungo il corso del fiume grazie ai viali della famosa passeggiata e, all’altezza delle Terme nel punto più ampio del letto, si può sostare su una terrazza trasparente tramite la quale si può ammirare il corso d’acqua come se si fosse al centro di esso.

I percorsi escursionistici iniziano in città e seguono il fiume anche dopo che ha lasciato il centro abitato e la valle, inoltrandosi insieme ad esso tra boschi, rocce e gole di raro fascino. Lungo il percorso si incontrerà anche un ponte del XVII secolo, il Ponte Romano.

Giardini di Castel Trauttmansdorff

Sono gli ex giardini del castello Trauttmansdorf, trasformati nel 2001 in un orto botanico a fruizione turistica che completa il museo del turismo, la cui sede è nel castello. I giardini si compongono di diversi settori e piante, un totale di 80 paesaggi botanici, che coprono 12 ettari di terreno su un dislivello di quasi 100 metri. I settori tematici sono quattro: Boschi del Mondo, Giardini del Sole, Giardini Acquatici, Paesaggi dell’Alto Adige.

Boschi del Mondo include alberi provenienti da ogni continente, sistemati per specie e per regione, tra cui moltissime conifere, cipressi e sequoie ma anche ginkgo, felci, bambù giapponesi e rododendri. I Giardini del Sole ospitano piante tipiche del clima mediterraneo, che qui a Merano vivono ugualmente bene grazie all’azione mite delle montagne e delle acque termali sul clima locale; i Giardini Acquatici ospitano diverse piante d’acqua ma anche piante da terrazzamenti.

Infine, una sezione di vegetazione spontanea del posto è divenuta l’esemplare tipico del paesaggio altoatesino. Tra le piante imperdibili di questi giardini: la wollemia australiana, una pianta preistorica che si credeva estinta fino al 1994; la palma da vino cilena, l’ulivo di 700 anni e le rose endemiche create proprio in questo giardino che portano il suo stesso nome.

Museo Civico

Noto anche come Palais Mamming, il Museo Civico ha sede proprio dentro questo antico edificio restaurato. Il museo è il più antico dell’Alto Adige, istituito nel 1900 per ospitare la collezione d’arte di un medico del posto che in seguito la donò al Comune.

Oggi è suddiviso in 27 sezioni a tema, che seguono la evoluzione della storia di Merano e dell’Alto Adige in generale dalla preistoria ai giorni nostri, continuando ad accogliere oggetti e mostre per un totale di 130.000 pezzi. Gli oggetti di maggior valore: una maschera mortuaria di Napoleone, una mummia egizia, una serie di armi africane e le opere di Friedrich Wasmann e Leo Putz.

Orto delle erbe aromatiche

Sorto dove prima esisteva un vigneto abbandonato, l’Orto delle Erbe Aromatiche domina Merano dal fianco di una collina e si estende su 5000 metri quadri e 250 “letti”.

Si passeggia tra odori intensi, ammirando spezie, erbe medicinali, rare piante curative sia del posto che di varie parti del mondo. Dal centro si raggiunge tramite una scalinata panoramica oppure percorrendo la Passeggiata Tappeiner.

Passeggiata Tappeiner

Una delle più belle strade pedonali di Merano, Passeggiata Tappeiner attraversa il territorio da est a ovest, salendo su per le colline fino a 380 metri di altezza. Voluta dal medico Tappeiner, nell’anno 1900, si estende tra salite e curve per 6 km e consente, man mano che si sale, di ammirare panorami mozzafiato e piante appositamente sistemate per abbellimento.

Sono circa 400 le specie diverse di piante che costeggiano il percorso. La Passeggiata Tappeiner continua fino alla località Lagundo ma essendo accessibile da più vie secondarie della città si può scegliere fino a che punto proseguire il cammino e quando tornare indietro. La parte più bella è sicuramente quella che sale dal centro storico di Merano fino a Torre delle Polveri; lungo la via si può visitare l’Orto delle Erbe Aromatiche.

Portici

Un tempo, parliamo del XIV secolo, questo era il cuore commerciale di Merano sede di mercati e di scambi di affari. Oggi non è cambiato molto, perché ospita i migliori negozi e i ristoranti della città ma certamente i Portici sono una vera e propria attrazione turistica.

La loro morbida linea romantica si snoda per 400 metri da Porta Bolzano fino alla Piazza del Grano e consente, anche con la pioggia o la neve, di godere della parte più bella del centro storico. Da ammirare, oltre alle vetrine sotto i Portici, anche le deliziose verande che sorgono sopra le arcate.

Rione Steinach

Il Rione Steinach è il cuore antico di Merano. Un quartiere che risale al XII secolo e che conserva intatti tesori incredibili come la Porta Passirio (del 1200) o come l’antica corte principesca del feudo, in un palazzo duecentesco in stile gotico che oggi è diventato un ristorante.

Le antichissime case del quartiere sono addossate alle mura medievali e si snodano prevalentemente lungo due vie, Vicolo Superiore e Vicolo Inferiore, percorrendo le quali si incontrano botteghe, pub, il famoso Ost West Club dove si riunivano gli intellettuali. Da ammirare, con una certa emozione, le antiche insegne e le iscrizioni medievali che ancora si leggono su alcuni muri.

Seggiovia Merano – Tirolo

Tra i tanti percorsi pedonali di Merano si inserisce, a sorpresa, anche questa teleferica di montagna: la seggiovia Merano – Tirolo che porta dal centro cittadino al paesino di Tirolo, unendo alcune delle passeggiate tra loro.

La seggiovia è collegata anche ad un hotel, per il quale presta servizio e in parte funziona manualmente come un tempo, con l’addetto alla biglietteria che ferma le cabine personalmente per lasciar salire i turisti man mano che arrivano. Durante l’ascesa si ammira Merano, i suoi vigneti, le colline e una volta arrivati a destinazione si può proseguire lungo altri percorsi pedonali oppure prendere i mezzi per raggiungere il paese di Tirolo.

Terme

Conosciute dal tempo dei Romani, queste terme vennero sfruttate in modo turistico a partire dal 1836 e fino allo scoppio della I Guerra Mondiale. Dimenticate, furono riscoperte nel 1933 quando vennero alla luce nuove sorgenti e vent’anni dopo il comune si organizzò con delle società per gestire i servizi e i flussi turistici. Dal 1997 sono comproprietà del comune di Merano e della Provincia di Bolzano.

Gli stabilimenti dall’architettura moderna sorgono sulla sponda del fiume Passirio, proprio di fronte al palazzo neoclassico del Kurhaus, e coprono circa 750 metri quadri con ben 25 piscine, di cui 12 all’aperto; l’acqua fuoriesce a 35°C e viene utilizzata anche per fanghi, saune e bagni salini. Per raggiungere le terme si può attraversare il ponte pedonale sul fiume, che parte dalla piazza antistante il Kurhaus.

Torre delle polveri

Edificata sopra un antico fortino romano, faceva parte di un castello costruito nel XIII secolo e andato distrutto nel corso del tempo e delle guerre successive. Essendo il mastio del castello ne è oggi l’unica testimone ancora in piedi e, grazie alle doppie mura rinforzate, venne utilizzata anche come deposito della polvere da sparo tra il XVII e il XIX secolo.

La Torre è visitabile, ma per entrare bisogna raggiungere la porta a quattro metri di altezza percorrendo un passaggio sopraelevato. Quindi, internamente, si può salire fino in cima e affacciarsi dalle feritoie o dal balcone merlato per ammirare il panorama della città ai piedi del colle.

Wandelhalle

Una delle tante passeggiate di Merano, Wandelhalle è però la preferita di locali e turisti. Si snoda lungo la riva del fiume, coperta da un lungo tetto di ferro decorato con fiori e arzigogoli che la rendono anche molto elegante.

Consente di passeggiare al fresco in estate e al riparo in inverno e, essendo a favore di sole, anche durante la stagione fredda gode di un microclima gradevole. Tra le decorazioni ricordiamo soprattutto gli affreschi murali risalenti al XIX secolo, periodo in cui venne deciso di costruire questo percorso pedonale.

Cosa mangiare a Merano

Rinomata per le sue terme e per le piste da sci, Merano è una città che anche sotto il punto di vista gastronomico ha da offrire sapori che sanno fare la differenza. Merano si distingue per la produzione di uno speck favoloso, che accompagnato da uno dei famosi vini del Trentino Alto Adige, delizierà il palato dei turisti, soprattutto se accompagnato con lo Schüttelbrot, il tipico pane duro locale.

Concediti anche una gustosa cena a base di selvaggina, accompagnata da un corposo vino rosso e dedica un altro giorno ai tipici wrustel e crauti, che ci ricordano quanto sia vicina la Germania. In questo caso, però, ad accompagnare il tutto sarà ovviamente una buona birra, magari la locale Forst, rinomata anche all’estero.

L’agricoltura è molto prolifera in queste zone, decisamente vaste ed incontaminate, questo favorisce la crescita di animali in un ambiente genuino e genuini sono anche i prodotti che da essi derivano. Da queste parti, nei pressi del fiume Adige, si trova il più vasto frutteto d’Europa, i cui gustosi frutti sono esportati ed apprezzati un po’ ovunque, in particolare le mele.

E non dimentichiamo formaggi, olio, aceto balsamico, cioccolata, sono davvero numerosi i prodotti che contraddistinguono questa terra, unica sotto ogni aspetto ed in grado, con profumi e sapori, di farsi amare da chi la visita, lasciando ricordi indelebili e la voglia di tornarci al più presto.

Storia di Merano

Sicuramente esistente fin dall’epoca romana col nome di Maia, Merano era fin da allora un importante snodo commerciale e militare e non a caso venne provvista da subito di forti di difesa. Il nome Merano (Mairania) comincia a comparire nelle cronache intorno all’anno 857.

Nel Medioevo, la città si ingrandisce anche grazie all’espansione del feudo dei Conti di Tirolo i quali fecero costruire il castello di cui oggi resta in piedi solo Torre delle Polveri.

Nel 1317 Merano assume il titolo riconosciuto di “città” e diviene sede di importanti commerci e di nobili notai, vivendo tempi di prosperità che si concluderanno solo nel 1848; pur avendo perso importanza nel XV secolo dopo il trasferimento dei Conti di Tirolo a Innsbruck, infatti, Merano rimase comunque capoluogo di contea per altri cinquecento anni.

Nel tardo XIX secolo Merano ospita l’imperatrice Sissi e grazie a lei si sparge la voce dei benefici delle cure termali, tanto che in pochi anni si sviluppa il turismo. Nonostante il passaggio di ben due conflitti mondiali sul suo territorio, Merano non viene considerata strategica e dunque non subisce distruzioni; anzi, il suo ruolo di “lazzaretto” per i militari tedeschi la preserva dai bombardamenti durante la II Guerra Mondiale.

A partire dal 1950, Merano si ripropone come meta turistica e fin da allora grazie alle terme, alle montagne e ai vigneti circostanti è divenuta una tappa obbligata per chi ama il Trentino-Alto Adige.


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