Cesenatico, in provincia di Forlì-Cesena, fa parte di quei piccoli paradisi di mare che compongono la Riviera Romagnola insieme a Rimini e Riccione, ma forse con meno eccessi.
Il comune di Cesenatico si trova a est di Cesena, sul mare Adriatico tra Bellaria-Igea Marina e Cervia. Cesenatico ha un bel porto canale, progettato addirittura da Leonardo da Vinci. La parte della città che si affaccia sul mare vede la presenza di numerosi alberghi, supermercati, locali e ristoranti, tutto pensato per i turisti. Le spiagge, come tutte quella della riviera adriatica sono molto ben attrezzate e gli stabilimenti balneari forniscono attrezzature e spazi ideali per divertirsi in spiaggia.
Cosa vedere a Cesenatico
Cesenatico si sviluppa sul romanticissimo Porto Canale Leonardesco, le cui acque penetrano nel tessuto cittadino per diversi metri e rendono il mare parte integrante delle bellezze locali, quasi un monumento a sé. Passeggiare lungo questo canale, specie di sera (oppure a Natale quando viene organizzato il presepe luminoso sulle barche), è davvero un’esperienza da non perdere ma a Cesenatico c’è molto altro da ammirare.
Un giro turistico qui spazierà dall’architettura industriale, ai pozzi frigo fino all’archeologia, dalle chiese antiche al moderno grattacielo solitario, fino al Museo Pantani dedicato al grande ciclista. E ancora: le spiagge, gli stabilimenti balneari, il Museo della Marineria, il parco acquatico ma anche alcune vie e piazzette del centro che da sole riempiono di meraviglia chi guarda.
Chiesa dei Frati Cappuccini
La chiesa dei Frati Cappuccini, qui conosciuta anche come San Nicola di Mira e San Francesco di Paola, fu edificata inizialmente come sola chiesa nel 1611, mentre il convento venne aggiunto in un secondo momento.
La facciata attuale in mattoni rossi risale al 1957 ed è stata letteralmente “appoggiata” alla precedente, infatti gli interni sono rimasti intatti e anche le opere d’arte che contengono risalgono al XVII secolo. Si tratta prevalentemente di opere di pittura che vanno ad abbellire una struttura semplice, come sono spesso le chiese dei Cappuccini, con colori e immagini che si avvicinano allo stile barocco del tempo.
Chiesa di San Giacomo Apostolo
Situata sul canale portuale di Cesenatico, questa chiesa settecentesca nacque tutto intorno ad un precedente oratorio del XIV secolo. Distrutta da un terremoto nel 1875, fu ricostruita nel 1876 e successivamente restaurata dopo i danni della II Guerra Mondiale, mostrando oggi una struttura a navata unica con abside semicircolare e tre nicchie per lato.
Una delle nicchie ospita un bellissimo crocifisso ligneo su fondo di velluto rosso, mentre un’altra è adibita a vano per il magnifico organo a canne a più piani, ed è sicuramente da ammirare il bel soffitto con volte a tutto sesto realizzato in muratura.
Corso Garibaldi
La via più importante di Cesenatico, Corso Garibaldi collega Via dei Cecchini al Viale Anita Garibaldi, costeggiando il porto canale per quasi tutta la sua lunghezza.
Questa è la strada dello shopping e delle casette colorate dentro le quali trovano posto bottegucce e locali di ristorazione, ma anche alcuni monumenti storici importanti, come la Casa di Garibaldi. In realtà si tratta di un’antica locanda dove Garibaldi e Anita, in viaggio verso Venezia nel 1849, dormirono per una sola notte, ma tanto bastò per trasformare l’evento in storia e la ex locanda in un piccolo museo.
Sempre sul corso, all’altezza del mercato del pesce, si può svoltare a destra e percorrere 100 metri verso Piazza delle Conserve dove si trovano ancora oggi i pozzi ghiacciaia, profondi 6 metri a larghi 8, dove in passato si conservavano i cibi per evitare che andassero a male.
Grattacielo di Cesenatico
Costruito nel 1958 da una cooperativa edile, doveva forse far parte di un progetto più ampio che non fu mai terminato, per cui l’edificio rimase lì, unico e solitario a dominare il porto. Con 35 piani (di cui ben 30 dedicati ad appartamenti residenziali) e 118 metri di altezza, per due anni è stato il palazzo più alto d’Italia, fino alla costruzione del grattacielo Pirelli di Milano nel 1960.
Esaltazione del potere del cemento armato, invito alla modernità, oggi il Grattacielo di Cesenatico è un punto di riferimento per le mappe di tutta la costa romagnola ed è anche un monumento di “edilizia vintage” da ammirare.
Museo della Marineria
Originalissimo museo, unico in Italia, il Museo della Marineria di Cesenatico fu realizzato su barche negli anni ottanta del secolo scorso. Soltanto nel 2005 ha avuto completamento con l’apertura di una sede distaccata sulla terraferma, che ospita alcuni oggetti più ingombranti della storia del mare di questa città.
La parte di terra del museo mostra alcune antiche imbarcazioni a vela (come il trabaccolo e il bragozzo), relitti del XVII secolo ripescati in Adriatico, oggetti usati in marina dal medioevo ad oggi ma anche portafortuna, documenti sui rituali scaramantici tipici della “fede” del marinaio.
Il museo galleggiante consiste in alcune barche del seicento, recuperate e ormeggiate sul canale, che mostrano cosa si usasse per la navigazione in passato, ma anche i disegni dello scafo, i tessuti delle vele; con queste stesse barche si può uscire in navigazione lungo il canale per vivere sulla propria pelle l’emozione di viaggiare letteralmente nella storia.
Piazza Ciceruacchio
Abbellita da splendidi pini marittimi, questa piazza è il salotto del sabato sera per la gente del posto.
Affacciata sul canale, ricca di localini alla moda, ospita anche il monumento dedicato a Garibaldi e Anita, che non è tuttavia l’unico di questo spazio, c’è infatti un secondo monumento, sebbene non sia più pienamente visibile: si tratta delle fondamenta della torre di avvistamento, distrutta da Napoleone, oggi non esiste più ma sul pavimento della piazza si notano le pietre di colore diverso che formavano il suo piano terra.
Porto Canale Leonardesco
Il porto canale di Cesenatico fu costruito nel XIV secolo, con un enorme lavoro di scavo, dati anche i mezzi dell’epoca. Dunque è sbagliato dire che nacque su progetto di Leonardo Da Vinci, eppure qui è noto come “porto canale leonardesco” perché il grande artista lo vide nel 1502 e disegnò dei progetti per migliorarlo e completarlo secondo il suo modo di vedere. Progetti che rimasero solo in bozza, ma che fecero guadagnare al canale il nome di “leonardesco” in ogni caso!
Lungo il canale si incontrano i luoghi più importanti di Cesenatico: Piazza Ciceruacchio, Piazza Pisacane, il Museo della Marineria, il Museo Marino Moretti e la pescheria del 1911.
Spazio Pantani
Uno spazio, un museo alla memoria del grande campione di Cesenatico, sorge su 300 metri quadri in Via Cecchini ed è gestito totalmente dalla famiglia di Marco Pantani, con il contributo del comune e della Fondazione Marco Pantani.
All’interno si trovano cimeli, coppe, documenti e ricordi della vita del mitico “Pirata”, i proventi del museo vanno donati costantemente a sostegno di eventi e progetti di beneficenza. Il museo è diviso in tre sale espositive, ciascuna dedicata a una delle grandi imprese di Pantani: Mortirolo, Alpe di Huez e Bocchetta, quest’ultima situata in un cortile all’esterno.
Viale Carducci
Viale Carducci è l’altra arteria importante di Cesenatico, che nelle lunghe serate estive e nei fine settimana diventa un bel viale pedonale in cui passeggiare e fare acquisti, ma è anche la via turistica degli hotel, dei ristoranti e locali notturni.
Essendo tra l’altro il lungomare di Cesenatico, Viale Carducci costeggia i lidi e bellissime aree naturali fuori città ed è il luogo ideale per fare lunghe pedalate. Lungo il viale, all’altezza di Bagno Marconi, sorge una piazzetta con al centro la statua dedicata a Marco Pantani, mentre proseguendo verso sud la strada costeggia l’ampio Parco Di Levante.
Storia di Cesenatico
Per quasi tutta l’età antica Cesenatico fu un’immensa palude abitata solo da popolazioni di passaggio.
Bisogna attendere il III secolo avanti Cristo e i Romani per avere una strada che tagliasse le paludi e l’inizio dei primi insediamenti che portarono, nel tempo, a prosciugare buona parte di quel territorio acquitrinoso.
I Romani trasformarono le paludi in campi coltivabili e le loro ville estive divennero la base per il paese che nel corso dei secoli e in particolare nel Medioevo, grazie al porto prima e alla costruzione del canale subito dopo, divenne un punto strategico per i commerci. A quel periodo risale anche il nome Cesenatico, ovvero “luogo nautico di Cesena”, porto di Cesena.
Tra il XVI e il XVIII secolo Cesenatico dovette fronteggiare attacchi di pirati slavi quasi ogni anno, con notevoli ricadute sulla economia che comunque riusciva ad andare avanti grazie al commercio del sale che qui si produceva.
Protetta durante l’era del Papato, divenne comune indipendente da Cesena nel 1827 e vent’anni dopo partecipò attivamente ai moti di liberazione, ospitando Garibaldi e la moglie durante le prime battaglie che avrebbero portato all’unità d’Italia nel 1860.
Il novecento qui fu sia un secolo di grande progresso (la ferrovia accelerò i commerci portuali) sia un periodo di distruzione, a causa dei bombardamenti della II Guerra Mondiale; dagli anni cinquanta in poi Cesenatico si è riscoperta come meta turistica, cosa che rimane ancora oggi.